470 CRONOLOGIA STORICA creato per ordine del generale Morillo, condannò alla pena di morte od alla deportazione fuori del territorio spagnuo- lo varii abitanti di Valencia de’due sessi, siccome convinti del delitto di spionaggio, o d’aver parlato contra la causa della nazione spagnuola. Donna Francesca Sandoval e le di lei figlie, donna GiosetTa Zavaleta ed altre dame furono condannate alla deportazione, per aver fatto delle loro case il ceutro delle riunioni sediziose. « Ma in seguito, » dice il generale Morillo, ho creduto di dover segnare » con atti di generosità e di beneficenza 1’ epoca del no-» stro cangiamento della forma di governo: tutti gl’ indi-» vidui esiliati per aver seguito la causa di Rosales furono » ridonati a'ior focolari, ad eccezione di donna Zavaleta » che preferì di rimanere a Curazoa col marito; e furono » ugualmente messi in libertà tutti quelli eh’erano stati » posti in prigione in conseguenza delle turbolenze di Gra-» nata » (i). Frattanto il conte di Cartagena, generale in capo del-1’esercito della Costa Ferma, avea ricevuta l’ordinanza regale degli il aprile, che gli prescriveva d’impiegare tutti i mezzi per la pacificazione del paese. Scrisse quindi Morillo il 17 seguente, dal suo quartier generale di Caracas, ai generali e capi degl’independenti, come pure al governatore della Margarita, per annunziar loro, avere il re, sempre occupato del ben essere de’ suoi amati sudditi, di sua propria volontà rinunziato al potere di cui per lo spazio di tre secoli aveano goduto i di lui antenati, ed avere giurato d’ osservare la costituzione politica della monarchia sancita il 18 marzo 1812 dalle cortes, e desiderata generalmente dalla nazione. Essendo perciò indispensabile un armistizio, diede il conte ordine ai comandanti delle varie divisioni del suo esercito e delle forze navali d’interrompere, per un mese a datare dal ricevimento della lettera, ogni ostilità; e nello stesso tempo spedì due deputati (2) (1) Veggansi le Memorie del generale Morillo, pag. 24i;la grida alle sue truppe, degli 8 giugno; e l’indirizzo del 12 agli emigrati di Costa Ferma. Correo del Orenoco, 22 de julio de 1820; voi. II, num. 72 ed 82. (2) 11 brigadiere don Tommaso de Cires, governatore di Cumana, c don Giosuè Domingo intendente dell’esercito e sovrintendente generale delle finanze.