,r DELL’ AMERICA 3S7 instìtuita nel 1728 da una cedula di Filippa V. era formata da biscaglini, che potevano, come portava la cedola, dedicarsi al commercio senza derogare in modo alcuno alla nobiltà. Era permesso alla compagnia di spedire ogni anno a Venezuela due vascelli di quaranta in cinquanta cannoni, carichi di prodotti spagnuoli, che dovcano essere sbarcati nel porto della Guayra. I primi eh’essa ebbe a spedire salparono dal porto del Passaggio negli anni 1728 e 1730, nella qual epoca il colonnello don Sebastiano Gar-cia della Torre era governatore della provincia e don Martino de Zardizabal, comandante generale. Il re autorizza-vali ad incrociare dalla foce delP Orenoco sino al Rio della Hacha, ed impadronirsi di tutti i bastimenti che incontrerebbero occupati a fare il contrabbando su quella costa, ed a ralForzare le crociere co’bastimenti catturati, se lo si giudicasse conveniente. Nel i734 la compagnia ottenne il permesso di spedire a Venezuela quanti navigli le piacesse, e di efiettuare i suoi carichi, sia al Passaggio, sia a San Sebastiano; i ritorni doveano però aver luogo per Cadice, a fine di pagare colà i balzelli. La compagnia aveva i due terzi del prodotto delle prede pel fatto di contrabbando, e l’altro terzo toccava all’equipaggio del naviglio incrociatore; le merci soddisfacevano i diritti d’ingresso a Caracas, ove si recavano. I carichi di cacao doveano spedirsi per alla Spagna, ma se i bastimenti non potevano caricarlo tutto, era permesso ai fattori della compagnia di spedire il rimanente a Vera Cruz. La compagnia obbligavasi ad approvvigionare non solamente la provincia di Venezuela, ma ancora Cumana, la Margarita e la Trinità. Il governatore di Cumana, nella sua qualità di giudice conservatore, avea il diritto di decidere sovra tutto ciò che concerneva la compagnia; questa poteva però appellare dalle sue decisioni al consiglio delle Indie. Nel 1742 si fece accordare il monopolio del commercio di Caracas e nel 1752 quel- lo di Maracaibo; tuttavolta questi privilegi eccitavano un così generale malcontento, che il governo credette dovervi arrecare alcune modificazioni. Fu convocata un’assemblea composta d’ un numero uguale di membri della compagnia e di coltivatori del paese, preseduta dal governatore generale, ad oggetto di stabilire il prezzo del cacao.