DELL’ AMERICA mini per marciare contra Carcta, s’imbarcò colle sue genti a borilo de’brigantini e sbarcò sulle terre del cacico a circa trenta leghe da Darien. Carcta a cui domandò viveri, rispose di averne dati volentieri ai casigliani eh’ cransi altre volte colà recati; ma che nulla poteva allora offrire, sendo state le sue genti impedite a lavorare le terre dalla guerra che sosteneva contra un cacico vicino chiamato Panca. Finse allora Nunez di dar addietro ; ma ritornato verso la mezzanotte, assali da ogni banda il villaggio, fece degl' indiani grande car-niiìcina, e preso il cacico Careta, le due sue mogli, i figli ed altri personaggi, li spedì per terra a Darien, caricando i brigantini di viveri. Carcta pregò Nunez di lasciarlo ritornare appo i suoi, promettendogli di fare quant’era in suo potere f er fornirgli viveri, ed impegnandosi di rimaner sempre di ui amico. Offrigli in moglie una delle sue figlie ch’era bellissima, e Io richiese pure di alcuni soccorsi per continuar la guerra contra il di lui nemico Ponca, affinchè i suoi potessero seminare le loro terre. Accettò Nunez le offerte e la figlia c postolo in libertà lo accompagnò con ottanta uomini in una spedizione contra Ponca, il quale, non osando resistere, abbandonò le sue possessioni e si ritrasse nei monti. Nunez, presi tutti i viveri e tutto l’oro che rinvenne nascosto, si ritirò poscia sulla spiaggia del mare, donde visitò una provincia vicina chiamata Comagro, situata appiedi d’un alto monte ed avente dodici leghe d’estensione- Era questa governata da un cacico dello stesso nome, e Jura, uno dei signori e parente di Careta, fu spedito per proporre la pace. Comagro, accompagnato da sette figli maschi, si fé’incontro ai castigliani, li alloggiò nel suo villaggio, promise ad essi viveri cd uomini e donne per servirli. La casa di questo cacico era lunga cencinquanta passi ed ottanta larga; ed era costrutta sovra grossi pilastri e circondata d’ una muraglia di pietre intersecate nella parte superiore da pezzi di legname in forma di merli, e cosi bene costrutta da recare sorpresa ai castigliani pel lavoro. La capanna era divisa in varii riparli; negli uni si conservavano i viveri, la cacciagione, ecc.; negli altri a guisa di cucina, contenevansi vasi di terra e varie sorta di liquori bianchi e limpidi fatti di mais, radici, frutta, e d’ una specie di palma cd altri ingredienti, e cui i castiglia- T." XII.0 P." 111.' io