254 CRONOLOGIA STORICA struzione de’ brigantini, i tre comandanti, accompagnati da oltre trenta persone, discesero il Rio Grande, e dopo aver dato fondo a Cartagena si recarono in Ispagna (i). 1538. Viaggio di Antonio de Sedeno. Essendo Sedeno partilo per alla scoperta della provincia di Meta, fu sorpreso nel cammino dal licenziato Frias, spedito contr’esso dal consiglio d’Ispaniola per arrestarlo, siccome colpevole d’avere abbandonato l’isola della Trinidad, cui era incaricato di sottomettere, e d’essere entrato nel territorio di un altro governo. Sedeno Io fece prigione, e rinviati i cento uomini che lo accompagnavano, continuò ad inoltrarsi nelle provincie d"'Anapiiya ed Oroeomay, nelle quali fu amichevolmente accolto. Tuttavia al suo ingresso nel paese di Gotoguaneyfu obbligato di prendere d’assalto un forte costrutto in legno i cui piuoli erano intrecciati di giunchi, in guisa da non lasciare che piccole aperture collocate ad intervalli, da cui gl’indiani lanciavano frec-cie avvelenate. Essendo il caldo eccessivo, fece Sedeno sostare l’assalto e lo rinnovò il giorno successivo con prospero successo. Avendo gl’indiani avuto molti morti, evacuarono il forte in buon ordine, e collocate nel centro le donne, i fanciulli ed i loro aredi, si ritrassero sur un monte coperto di folte boscaglie senza permettere che gli spagnuoli li molestassero. Ristatosi alquanti dì Sedeno in quel luogo per curare i feriti ed i malati, s’avanzò sin al 12° di latitudine nord, a traverso una pianura deserta intersecata da fiumi. Rinvenne colà selvaggiume, ma venutogli a mancare il pane, i suoi soldati si ammutinarono ed ei non acquetò la sedizione, se non facendo appendere uno dei ribelli unitamente al capitano Ocboa. Passò quindi nella provincia di Cataparo che abbondava di mais, e risoluto di passarvi l’inverno cadde ivi ammalato e morì. Giovanni Fernandez scelto a surrogarlo non gli sopravvisse lungamente. I soldati formarono allora il disegno di ritornare addietro, dirigendosi colla bussola. Camminarono dapprincipio in un paese piano, ove furono sovente assaliti dagli (i) Errerà, dee. VI, lib. Ili, cap. i3 e i4; lib. V, cap. 5. — Piedra-liita, parte I, lib. VI, cap. 4 e 5'