DELL’AMERICA Magdalena, particolarmente nel 1562, in cui gli abitanti furono obbligati di salvarsi nei canotti. Si è dappoi riparato a quest’inconveniente, costruendo una muraglia della lunghezza d’un miglio e mezzo, alta venti piedi e della grossezza di tre piedi (i). 153g-1544- Spedizione di Gonzalo Pizarro, e viaggio del capitano Francesco de Orellana. Belalcazar, soggiogato il Popayan, riseppe da un indiano esistere sul continente americano un paese così ricco d’oro che gli abitanti ne costruivano persino le armi. Questa contrada ch’egli designava col nome di Cundinamarca, ricevette, a cagione delle supposte sue ricchezze, quello di Dorado. Egli racconta che la città di Manoa (2) del Dorado era situata sulla sponda d’un lago chiamato Parima nel centro della Guia-na; c che s’erano ivi rifugiati i superstiti della famiglia degl’incas, seco portando immensi tesori. II racconto di quest’indiano indusse Belalcazar a recarsi in Ispagna per ivi sollecitare la concessione di questo paese. D’altro lato Gonzalo Pizarro, governatore delle provin-cie settentrionali del Perù in nome di suo fratello, avendo pure inteso a parlare d’una ricca valle chiamata Dorado e d’altre provincie, i di cui abitanti portavano in guerra corazze d’oro, risolvette d’intraprenderne la conquista ed allestì a quest’uopo una spedizione che gli costò cinquantamila castigliani d’oro. Partito da Quito sul finire del de-cembre 153g con ducento fanti spagnuoli, un centinaio di cavalieri, oltre a quattromila indiani amici, e quattromila vacche, montoni e porci, prese il cammino per al paese di los Quixos (3), ed attraversò le Cordigliere, ove un centinaio d’indiani perirono di freddo. Pizarro si vide allora alla necessità di abbandonare i suoi bestiami e di camminare a traverso spesse foreste sino alla valle di Zumaco, a cento leghe da Quito, ove rinvenne per la prima volta (1) Florez de Ocariz dice che Mompox fu fondata nel i53<). (a) La ciuciaci de Manoa c/ue rnejor debe llamarse mania, con sus montes mazizos de Oro. (Minana, Hist. de Espana). (3; Questo paese, che avea quaranta leghe di lunghezza sovra venti di larghezza, formava il confine settentrionale dell’inca Guaynacapa.