48 CRONOLOGIA STORICA »Iella sovra uu raonticello chiamato la Tela ( la mammella) ad alcune leghe dal mare (r). I guaibas risiedono all’est di Santa Fè all’ ingresso dei llanos di Casanare e di Meta. Furono disfatti, insieme ai chiricoas loro alleati, dagli achaguas alla battaglia di Guayapege che fu combattuta nel 1669. I gesuiti intrapresero la loro conversione nel i65o e nel 1664 erano giunti a riunirne un assai gran numero in un villaggio; ma nel 1668 si rifugiarono nei boschi ed andarono » fondare uno stabilimento a sette leghe da Pauto. Guaicas od indiani nani. Questa nazione, collocata, secondo antiche tradizioni, da secoli presso le sorgenti dcll’Orenoco, abita all’est dell’ Esineralda. Gli uomini misurati da Humboldt avevano la media snatura di quattro piedi sette pollici a quattro piedi ed otto pollici, antica misura di Francia. Venn’egli assicurato che tutta la tribù era d’un’estrema piccolezza. « E ben notabile, die’egli, che » questi popoli si trovino daccosto ai caribi, che sono d’ » una statura singolarmente vantaggiosa». Dopo i.guaicas, i guainari ed i pirgnavi sono gl’indiani più piccoli. Se ne rinvengono pure al nord-est dell’Esmeralda, in vicinanza al Rio Cuyuni, nelle missioni dei cappuccini (2). I guapis 0 guaipesi furono scoperti nel i54a da Ermanno Perez de Quesada; essi occupavano le foreste di Fosca e le ripe del Papameru. \guaguas, chiamati mapoge dai tamanachi, erano in passato bellicosissimi. L’originaria loro dimora era sulle ripe dell’ Assiveru, chiamato dagli spagnuoli Cuchivero. Quest’indigeni, alleati dei caribi, hanno spinto le loro migrazioni a cento leghe al nord- est. « Li ho sovente uditi » nomare, dice de Humboldt, al dissopra della foce della » Meta, ed assicurasi averne i missionarii gesuiti rinvenuto » perfino nelle Cordigliere di Popayan ». Guaraunos (3). Questa nazione composta di circa ottomila individui occupa alcune isole d’una grand’estensione (1) Depons, Viaggio alla Terra Ferma, cap. 4. (2) Caulin, pag. 57. (3) O guaraunu: i caribi li chiamano varau, ed il cavaliere Raleigh ne parla sotto il nome di tiyilivas c d’ ouaranetis.