DELL’ AMERICA 351 società non ne rimase punto scoraggiata, ed occupossi attivamente della costruzione de’navigli di cui abbisognava; cosicché il 17 febbraro 1698 una squadra di cinque vele, la Calcdonia di cinquanta cannoni, il Sant’Andrea e l’ Unicorno ciascheduno di quaranta, e due tender 0 pata-che, aventi a bordo milleducento uomini, usci dallo stretto d’Edimburgo per all’America, c giunse il 27 ottobre seguente all’ingresso del golfo di Darien. I naturali del paese, ch’erano allora in guerra cogli spagnuoli, accolsero favorevolmente gli scozzesi, ed il 3o novembre il capo indiano, chiamato il capitano Andrea, si recò sulle navi e conchiuse un trattato col quale s’impegnava di essere loro amico in pace od in guerra. Dal canto loro gli scozzesi promisero di proteggere gl’indiani. Scelsero allora i coloni una situazione favorevole sovra un promontorio della costa occidentale del golfo, ed in un luogo chiamalo Acla od Ada, a di latitudine nord, e di longitudine ovest, coslrussero un forte, destinato a proteggere lo stabilimento che ricevette il nome di Nuova Edimburgo, ed una parte del paese circostante quello di Caledonia. Recatevisi varie centinaia di schiavi fuggiaschi, cercarono di persuadere agli scozzesi di assaltare Portobelo; ma il governatore di questa piazza, istruito delle loro mene, segnò un trattato d’amicizia coi coloni, cui riconosceva liberi ed independenti. Nel mese di maggio 1699, l’ambasciatore di Spagna a Londra rimise al re d’Inghilterra una memoria nella quale esponeva che la colonia di Darien trovandosi sul territorio del re di Spagna, sarebbe questi costretto di riguardarne la fondazione come un atto d’ostilità. Guglielmo III, quantunque fosse malcontento della colonia, non volle però riconoscere nella Spagna il diritto cui essa pretendeva sovra tutto l’istmo di Darien, ma trasmise a tutti i governatori delle Indie occidentali inglesi l’ordine di non favorire 0 sostenere gli scozzesi di Darien. Perciò pubblicaron essi una grida colla quale proibivano di fornire soccorsi alla colonia. Dal canto loro i negozianti inglesi non cessarono di fare al governo rimostranze con-tr’essa, e nel febbraro 1700 la camera dei lordi si vide alla necessità di presentare al re un indirizzo nel qua-