53 CRONOLOGIA STORICA vere e serbavano poscia nelle zucche. Alcune tribù erano antropofaghe. I goahiros, giusta Depons (i), lo sono ancora; essi mangiano la carne degli uomini gettati dalle fortune di mare sulle loro spiaggie. Fra quelli che abitano 1’ interno del paese ve ne son pochi che divorino i loro simili, ed i guahibos che risiedono sulle sponde della Meta vi fanno soli eccezione. La Condamine che visitò il paese nel 1743 dice che non vi erano antropofagi lungo le sponde del Maranon, ma che esistevano ancora fra terra, particolarmente dal lato del nord, e risalendo l’Yupura, alcuni indiani che mangiavano i loro prigionieri. La carne dell’iguano e le sue ova sono un cibo molto stimato ovunque abbonda quest’animale. Gli otomachi, al dire d’ Humboldt, offrono uno dei più straordinarii fenomeni di fisiologia; essi si cibano di terra, nell’epoca delle inondazioni dell’ Órenoco che durano due 0 tre mesi, senz’alcun1 alterazione della loro salute. Questa terra argillosa, chiamata poya, è apparecchiata in pallottole di cinque in sei pollici di diametro. Noi abbiamo trovato nelle loro capanne alcuni monticeli! di queste pallottole disposte a piramide. II rimanente dell’anno si nutrono di pesci e tartarughe (2). La maggior parte degl’indiani masticano le foglie dell’/ioja o coca alle quali attribuiscono la proprietà di dar vigore. Compongono pure, col mais, l’yucca, le radici di patate, ed alquanto mele ed acqua, un liquore inebbriante. Gl’ indigeni dell’ Orenoco estraggono dal frutto del sejo una bevanda aggradevole e nutriente, che rassomiglia assai al latte di mandorla. L’albero della vacca somministra ugualmente, agli abitanti delle contrade ove abbonda, un succo latteo molto nutritivo (3). « Gli omaguas, secondo La Condamine, fanno grand’ » uso di due sorta di piante, il floripondio degli spagnuoli « e la carupa, col di cui mezzo si procurano un’ebrietà (1) Il vescovo Montenegro dice, che io caso di necessità si pnò mangiar carne umana, senza peccato, perché ciò non è male in sé stesso. (Itinerario de Parachos de Indios, lib. IV, trat. 5, § 9, n.° 8). (2) Viaggio alle regioni equinoziali, lib. Vili, cap. 34. Pretendesi che alla terra mescolino il grasso del caitnan, ciò che impeditee che non riesca malsana. (3) Veggasi Produzioni vegetabili.