536 CROiNOLOGlA STORICA Ocana del a marzo 1828, a fine di prendere in esame e riformare Ja costituzione. Il 7 giugno Francesco Paolo Santander indirizzò al generale Bolívar la lettera seguente: «La vostra dimissione dalla presidenza della repubblica della Columbia non è stata accettata dal congresso, ed io stimo che il presidente del senato vi avrà prevenuto di questa determinazione. Voi siete dunque obbligato di assoggettarvi alla volontà della nazione eli’ esige che serbiate la presidenza esercitandola conformemente alle leggi cui il popolo sovrano ha dettato e detterà in seguito coll’organo de’suoi rappresentanti. Il vicepresidente della Columbia, incaricato del governo, spera che non ingannerete le speranze della patria, e che, sotto la vostra autorità, essa uscirà trionfante e gloriosa dai pericoli che la circondano. Io felicito in antccipazionc la Columbia di un si lieto evento. » In forza di questa decisione il generale Bolivar conservò l’autorità e prestò giuramento alla costituzione. « Sono dolente che il congresso non abbia esaudito la preghiera (il 26 aprile) ch’io gli avevo indirizzata di sollevarmi dalla vicepresidenza. L’assemblea mi ha impartito il favore di credere i miei servigi ancora utili in questo posto. La volontà nazionale così espressa, le circostanze precedenti e l’intera libertà colla quale la rappresentanza columbiana ha agito, conservandomi i ceppi del potere, mi fanno un dovere di consecrare alla pubblica causa i miei deboli talenti. Come potrei però bene servirla, se non venissero in mio soccorso la vostra esperienza, i vostri lumi ed il vostro patriottismo? » Io non posso offrirvi che un cuore libero da ogni pregiudizio e che appartiene tutto intero alla Columbia. La mia devozione assoluta alla causa della libertà, ed il mio profondo rispetto per le leggi non si sono giammai smentiti. Io non ho d’ uopo di dichiararvi le mie intenzioni. Voi sapete che troverete sempre in me la fedeltà, lo amore del bene, un fermo appoggio per la difesa della libertà columbiana ed un sincero desiderio di cooperare efficacemente alla gloria del vostro governo. Questi sentimenti sono congiunti al rispetto il più profondo per la vostra autorità, le vostre virtù, e gli eminenti vostri servigi. »