i7a CRONOLOGIA STORICA accettare questa commissione. I cacichi giunsero separata-mente e furono tutti caricati di catene. Nel tempo stesso Penalosa giunse colle sue genti, e Morales marciò contra gl’indiani che attendevano impazientemente i loro cacichi. Francesco Pizarro si mise alla testa dell’anteguardo, li assali durante la notte ed allo spuntare del giorno avea di già ucciso settecento indiani. Morales diede allora in preda ai cani tutti i cacichi, compreso Chiruca. Avendo Morales inteso che verso la parte orientale del golfo di San Miguel era un cacico possente chiamato Biru risolvette di recarsi a visitarlo. Giunto di notte mise il fuoco alle capanne eh’erano di paglia; ma riuscito Biru a fuggire, ragunò le sue genti e rivenne ad assalire i castigliani, e dopo un ostinato combattimento fu costretto alla ritirata. Morales ritornò al villaggio di Chiru-ca, ove difesosi sino alla notte contra i sudditi di quindici cacichi che lo assalirono ad un tratto, lu forzato a ripigliare il cammino di Darien. Gl’indiani lo inseguirono per nove giorni, ed un casigliano colpito da un dardo morì sull’istante, ed un altro ferito si impiccò per tema di cader vivo nelle mani de’nemici. Frattanto il capitano Francesco de Vallejo ricevette ordine di marciare con settanta uomini contra gl’indiani d’Uraba che aveano spinto le loro incursioni sino alle porte di Darien. Giunto verso i ranchos di Badillo a tre leghe da Uraba, li assalì durante la notte e li volse in fuga, non senza perdita di molti castigliani che furono feriti di freccie avvelenate. Quest’indiani congiuntisi ad altri ritornarono alla carica, ed i castigliani, incapaci di resistere, riguadagnarono la spiaggia dalla quale erano entrati e tragittarono il fiume di Las Redes, sempre molestati dagl’indiani, in guisa che di settanta uomini ne perirono quarantotto, e la maggior parte dei feriti soccombette qualche tempo dopo. Afflitto Pedrarias di questi rovesci, fece imbarcare il capitano Francesco Becerra a bordo d’un naviglio con cent’ ottanta uomini, tre pezzi di cannone, quaranta balestrieri e venticinque archibugieri, commettendogli di penetrare nella provincia di Zenu. Approdò quest’officiale alla costa d’Uraba cd inoltrossi a traverso i boschi sino a Zenu, fiu-