2o8 CRONOLOGIA STORICA mire, da un altro col mare, e dal terzo colla Sierra de Las Minas, o monte delle miniere. Ernandez penetrò trenta leghe più innanzi nella provincia di N ccjucchcri, ove fondò sulla sponda del lago la nuova città di Granata (i) (la nuova ciudad de Granada o Granata), e vi costruì un forte ed una chiesa. Da questo luogo passò nella provincia d’Ymabile, ove fece trasportare un brigantino in pezzi col quale riconobbe tutto il lago di Nicaragua, e si confermò nell’opinione comunicassero le sue acque con quelle del mare dei Nord (2). Un officiale ch’egli incaricò di recarsi con molta gente ad esplorare il paese, inoltrossi per ottanta leghe e lo rinvenne assai popolato. Alcuni religiosi che lo accompagnavano persuasero a varii indigeni di lasciarsi battezzare ; ed Ernandez fece parte a Pedrarias dell’ esito del di lui viaggio, annunziandogli che i castigliani giravano qua e colà in quei dintorni. Frattanto, essendosi Gii Gonsalez d’Avila procacciato viveri a San Domingo, mise alla vela per ad Onduras, risoluto di passare a Nicaragua, malgrado l’opposizione di Pedrarias. Giunto dinanzi Guaimura, la prima provincia di las Ybueras, volle approdare al Puerto de Cavallos (3), ma ne fu impedito dal cattivo tempo che lo spinse sino al Golfo Dulce. Il paese vicino gli parve arido e montuoso; risolvette tuttavia di fondarvi uno stabilimento nel luogo da lui chiamato San Gii de Buenavista; ma gl’indiani vi si opposero, ed avendogli rappresentato la terra d’Ondu-ras, come preferibile rispetto all’estensione ed alla fertilità, ei vi si recò, ponendosi a campo tra il capo di Ca-maron e quello di Truxillo. Francesco Riquelmo rimase a San Gii con alcuni uomini, e Gonsalez postosi in traccia della strada del mare del Sud entrò a Toreba nella valle d1 Vlancilo} ove intese che Ernandez de Cordova, poco di colà discosto, aveva spedito il capitano Solo con alcuni (1) Nella provincia di Nicaragua, sedici leghe lunge da Leon, ventiquattro da Realejo c novanta da Guatimala. Questa città fu saccheggiata nel 1687 dal pirata Eduardo David. (2) Errerà, dee. Ili, lib. V, cap. 12. (3) Così chiamollo, perchè fu costretto a gettar ivi in mare alcuni cavalli.