DELL’AMERICA. 171 Era nell’ isola una sì grande quantità di cervi e di lepri che si uccidevano a colpi di bastone. Fabbricavano colà il pane di mais e di yucca. Le produzioni in generale erano simili a quelle di Comagro: l’isola di Tera-requi situata a 5° dall’equatore abbondava di viveri e di pesci. I sudditi del cacico Pedrarias si dedicavano alla pesca delle perle, più grosse sulle coste dell’isola che per tutto altrove. Montati sovr’un canotto e muniti solamente d’una cesta di vimini in cima alla quale era attaccata una pietra, e d’ una bisaccia adattata attorno al collo per ricevere i gusci, s’immergevano talvolta alla profondità di sei picche. Le ostriche sono sì fortemente attaccate agli scogli o le une alle altre, eh’è difficile di staccamele, e perciò i pescatori che si ostinavano troppo a lungo perdevano la respirazione e si annegavano, ed altri erano mangiati dai grossi pesci, come i tiburoni (lo squalo martello) ed i mantas (1). Alcune di queste ostriche contenevano venti od anche trenta perle. Essendosi il capitano Penalosa impadronito dei beni del cacico Tutibra, questi risolvette di vendicarsi colla sua morte e con quella di Morales, e tutti i cacichi dei dintorni, in numero di dieciotto, sposarono la di lui lite. Gasparo de Morales al di lui arrivo in Terra Ferma spedì Bernardino de Morales per renderne avvisato Penalosa e le sue genti ordinandogli di ritornare a Darien. Bernardino fu bene accolto nel villaggio del cacico, ed i castigliani furono alloggiati in una di quelle case; ma appena furono immersi in profondo sonno, vi fece appiccare il fuoco. Alcuni rimasero abbrucciati e gli altri fuggirono. Il cacico Ckiruca che accompagnava Morales evase col proprio figlio; ma raggiunti poco dopo ed assoggettati alla tortura rivelarono la trama. Spaventato Morales del pericolo che aveva corso, incaricò Chiruca di recarsi presso tutti i cacichi e di condurglieli uno dopo l’altro sotto pretesto di comunicar loro qualche cosa importante. La tema d’essere dato in preda ai cani indusse Chiruca ad (1) Vocabolo che significa copertura. Questo pesce, che rassomiglia alla caia, avviluppa gl’ infelici palombai e li schiaccia contra il fondo (0. Ulloa;.