284
CRONOLOGIA STORICA
    Fondazione della ciudad di T'amala meco, ( Tumala-meca, Palmaria), nella provincia di Santa Marta, sulle sponde della Magdalena, per opera del capitano Luigi de Manjarres, d’ordine del giudice di residencia, Miguel Diaz (i).
    Questa città giace ad 8° 4o; di latitudine nord, e 76° 3<y di longitudine ovest da Parigi, nel luogo in cui Ximenes de Quesada avea nel i53g fondato lo stabilimento di Barbudo, scssantacinque da Santa Fé e venti da Te-neriffa. Vi si stabilì poscia una colonia spagnuola e nel i5Go fu innalzata al grado di città per le cure del governatore Bartolomeo Davila (2). Tamalameco, dapprima chia-
1	0	r ” 'mas, fu, secondo Coleti cd Al-
     1545.	Spedizione di varii corsari francesi sulla costa della Terra Ferma ed a Santa Marta. Verso il principiar di quest’anno, quattro navigli francesi ed una piccola gabarra giunsero alla pesca delle perle sulla costa di Terra Ferma, e s’impadronirono di cinque navigli eh’erano all’ àncora nel porto di Rio de la Ilacha. Gli abitanti s’erano ritirati seco portando il tesoro del re e tutto ciò eli’essi possedevano di più prezioso, avendo lasciato soltanto un picciol numero d’uomini per difendere la città. Fu però conchiuso un accordo, col quale gli spagnuoli consentivano di ricomperare settanta negri dai francesi, e di pagare un riscatto di quarantamila ducati per una porzione de’ navigli catturati. I corsari si recarono di là a Santa Marta, ove predarono per oltre cenmila pesos nel tesoro regale, e lecersi inoltre pagare mille ducati per risparmiar la città dalle fiamme. 1 coloni per non essere più esposti a simili depredazioni si trasferirono sulle sponde del Rio de la Ilacha, in una comoda situazione, ove abbondavano l’acqua e la legna delle quali difettavano nella prima (3).
    Fondazione della città di Nuestra Scnora de los Re-
                            capitano Lorenzo Martin.
      fi) Errerà, dee. VII, lili. IX, cap. 7.
      (a) Idem, dee. VII, lib. IX, cap. 7.
      (3)	Piedrahita, lib. X, cap. 7. — Errerà, dee. VII, lib. X, cap. 18.