DELL’ AMERICA 65 in vicinanza all’ Hato de la Calzada, tra Varinas e Coma-gua (i). Esistevano ponti sui fiumi nella provincia di Quim-buya ed in varie altre. Erano costrutti di giunchi o di canne consolidati mediante vimini. A Popayan se ne rinvenne taluno costrutto di lunghe radici intrecciate le une nelle altre, con tavole sovrapposte per traverso ed assicurate da ogni lato agli alberi. Passavano i torrenti sovra ponti sospesi, costrutti colle fibre delle piante. Le ai;mi degl’ indigeni sono d’ ordinario di legno e consistono in dardi, lancie, macanas o mazze, archi e $ frcccie avvelenate. Le amazzoni si servivano di giavellotti o dardi (azagayos) di legno durissimo ed appuntito, d’ cstolicos simili a quelli dei guerrieri del Perù, e di ro-delas o scudi di giunchi, d’ archi e freccie avvelenate (2). Le lancie, le mazze ed i dardi sono d’ordinario di legno d’ ebano o di palma negra. Le loro freccie, armate di punte di ferro, trapassavano da parte a parte gli spagnuoli che non portavano sopravveste di cotone. Il veleno delle loro frcccie era sì attivo da procurar la morte in ventiquattro ore. Essi ne espcrimentavano d’ordinario gli effetti sopra una vecchia od un cane. Questo veleno, a quanto sembra, non agisce se non è mescolato al sangue. Il contravveleno è il sale e più spesso lo zucchero. 11 veleno curare, o bejuco di Maracuro, si raccoglieva in abbondanza all’ est della missione Esmeraldas sulla sponda sinistra dell’ Ore-noco, al di là del Rio Amaguaca. I piraos ed i salivas erano eccellenti nel prepararlo (3). I musos scavavano profondi pozzi ne’ quali conficcavano piuoli appuntiti per ferire i nemici che vi cadevano; tendevano pure insidie al-l’ingresso de’boschi. Le donne della Nuova Andalusia ac-| compagnavano sempre i loro mariti alla guerra e combattevano valorosamente al loro fianco. Martino Ambesus cat- tturò nel i5og una donna che dicesi avesse ucciso ventotto spagnuoli. I panchi, popolo antropofago che abitava il Gaiti, e tutti gl’ indigeni della provincia d’Anzerma portavano (1) De Humboldt, Viaggio alle regioni equinoziali, lib. VI, cap. 17' (2) Il padre Rodriguez, lib. II, cap. 9. (3) Veggasi de Ilumboldl, lib. Vili, cap. 24. T.° X1I.° P.° III." 5