DELL’ AMERICA * a79 caibo, nella quale quel condottierc s’impadronì di circa millecinquecento indiani che furono venduti comc schiavi a Coro. Verso lo stesso tempo il vescovo nominò a suo luogotenente Filippo de Urre gentiluomo alemanno, parente di Belcares, e clic avea fatto parte dell’infelice spedizione di Giorgio Speir. Questi scelse Bartolomeo Bclzar a maestro di campo, Sebastiano d’Amezqua e Pietro de Artiaga in Ì[ualità di capitani, e messosi alla testa d’una spedizione orte di cento fanti e trenta cavalieri (1), bene armati ed approvvigionati, partì da Coro nel giugno i54i e dopo d’ aver percorso cinquanta leghe di costa giunse in vicinanza a Burburata e quinci alla foce di Barequizemeto. Seguendo le traccio di Fcderman e qualche fiata quelle di Speir, raggiunse il pueblo chiamato da quest’ultimo Nue-slra Senora e da Federman la Fragua, ove venne in appresso eretta la città di San Juan de los Llanos. De Urre cercava un luogo proprio a passare l’inverno, a fine di assicurarsi della natura del paese c de’suoi abitanti, quando riseppe che Ernando Perez de Quesada avea seguito lo stesso cammino con oltre duccncinquanta fanti e duccnto cavalieri. Considerando che avendo incontr’a sè una forza così superiore, oravi poca speranza di far novelle scoperte, volca de Urre aprirsi un’altra via, ma i di lui soldati insistettero per seguire quella ch’era stata presa da Quesada. Attraversò impertanto le pianure clic circondano la Punta de los Pardaos, ove prese i quartieri d’inverno, nella speranza di scoprire le provincie di Dorado; ma' ingannato nella sua lusinga, levò il campo e prese un’altra direzione, per ¡scoprire la città di Macatoa ed il paese degli otneguas (2), di cui avea udito a parlare (i543). Dopo una faticosa marcia giunse a Macatoa (3) situata sulle sponde del Guayvare nella provincia di San Juan de los (1) Fieilraliita ha segnato questo numero. Errerà dice soltanto un centinaio d’uomini; ma quest’autore non porge le particolarità della spedizione, che sono per disteso riportate da Piedrahita. (a) Chiamati pure aomaguas, omaguas e ditaguas. (3) Capitale del territorio dello stesso nome. Racchiudeva in passato ottocento famiglie; le case erano proprie, e le stiade allineate facevano capo a piazze spaziose (AlcedOy.