3qo CRONOLOGIA STORICA nario. Oltre a seimila cittadini, un reggimento di fanteria denominato ausiliario, ed una compagnia d’artiglieria eli1 essi aveano chiamato in loro ainto, passarono la notte sulla pinza major o gran piazza; ed il giorno seguente, il viceré, ch’avea a sua disposizione un migliaio di scelte truppe, aderì alla richiesta dei popolo ed ordinò l’installazione immediata d’una giunta suprema del regno. Don Giosuè Acevedo e don Miguel Montalvo ottennero che la scelta de1 suoi membri fosse fatta dai cittadini, ed il viceré ne fu eletto presidente. Il 26 luglio la giunta entrò in carica e ricevette il giuramento dalle truppe e dalle autorità. Frattanto il popolo, altero della sua libertà e del tito- lo di sovrano (soberano) eh’erasi dato, procedette all’arresto dell’ oidor Alba, del fiscale Frias e di varii altri spa-gnuoli. Amar occupava sempre il palazzo viceregale, quando tutto ad un tratto si sparse la voce meditar egli una controrivoluzione, i fucili delle di lui guardie d’onore essere carichi a palla, ed esservi un deposito d’armi ed anche di cannoni nel di lui palazzo. In un istante furono appuntati tre pezzi di cannone contra quell’edilìzio, ed i capi richiesero l’arresto di Amar e della di lui moglie, che fu loro dalla giunta accordato. Tre di que’membri lo condussero alla casa occupata dall’uffizio dei conti, e lo lasciarono colà sotto buona custodia, nell’atto stesso in cui due ecclesiastici egualmente membri della giunta, condussero la viceregina, donna Francesca Villanova, nel convento di Santa Geltrude. Lo stesso giorno vennero arrestati e il secretarlo del viceré Leyva, e l’assessore Bierna. La giunta riconobbe Ferdinando VII e proclamò la sua u-nione alla corona di Spagna; ma non volle riconoscere la reggenza dell’isola di Leon e le ricusò ogni autorità sulla Nuova Granata. Ricevette nel tempo stesso, col tito- lo d’illustri figli del paese, i commissarii don Antonio Vil-lavicencio e Montufar, eli1 aveano manifestato sentimenti favorevoli alla rivoluzione. Quest’assemblea, composta allora di trentasei membri, essendo stata giudicata troppo numerosa per la spedizione degli affari, fu ripartita in sei sezioni: i.a degli affari diplomatici ed esecutivi; 2.a degli affari ecclesiastici; 3.a della giustizia e del governo; 4.“ della guerra; 5.a delle dogane; (i.a del commercio.