DELL’ AMERICA 539 gnato da dodici membri, cioè : Miguel de Ansoategui, Diego Noboa, Antonio Elizalde, Giosuè Maria Caamano, Giovanni Paolo Moreno, Giosuè Felice Aguira, Manuele Ma-riscal, Antonio Bolona, Luigi Samaniego, Claudio Diaz, Mattia Elizalde, Martino Santiago de Teara, Geronimo Zerda, Miguel Isusi, ecc. Rolivar, avuta notizia a Cacliira, il 24 »gosto, dell* insurrezione di Guayaquil, e del decreto della riduzione dell’esercito, protestò altamente contra questa misura. Il 10 settembre fece il suo ingresso nella capitale, ove venne festosamente accolto dalle autorità e prestò il solito giuramento; ed il 24 il congressi decretò che i regolamenti stanziati dal liberatore, presidente dei dipartimenti dell’ est, erano e rimanevano in vigore. Nel 10 settembre, ebbe luogo a Guayaquil un nuovo tentativo rivoluzionario per parte di Giosuè Arrieta, uno de’principali officiali della terza divisione, il quale, postosi alla testa del partito favorevole ai peruviani, s’impadronì dell’artiglieria, diede la libertà ai prigionieri e chiese la deposizione di Elizalde. La municipalità ed il battaglione d’ Ayacucho essendosi opposti a’ suoi progetti, la rivolta non ebbe conseguenze. Agli 11 settembre, il generale Rolivar indirizzò loro la seguente grida: « Guayaquilesi, il torrente delle civili discordie vi ha trascinato nella critica situazione in cui vi trovate. Voi sofferite di un male che vi siete sforzati di allontanare con tutti i sacrifizii. Voi non siete punto colpevoli: i popoli non lo sono giammai, perchè il popolo non ricerca che la giustizia, il riposo, la libertà. Risogna generalmente attribuire i disegni pericolosi e funesti a quelli che comandano. Dessi sono i veri autori delle pubbliche calamità. Del rimanente, io conosco voi, voi conoscete me; noi non possiamo cessare d’intenderci. Lasciamo dunque consumarsi in inutili sforzi quelli che cercano di disunirci, dacché noi siamo di nuovo riuniti come fratelli sotto l’egida delle leggi e del nome della Columbia.» Indirizzo del liberatore al congresso dopo aver prestato giuramento. « Allorché io accettai la presidenza, promisi di difendere con ogni mia possa la costituzione, cioè