i6o CRONOLOGIA STORICA gherebbc gl’indiani a portar fardelli, essendosi gli animali domestici proprii a questo uso di già grandemente moltiplicati. Fu pur deciso che quelli che lavoravano nelle miniere d’oro vi sarebbero occupati soltanto per cinque mesi dell’anno; le femmine incinte non dover essere assoggettate al travaglio; un padrone non poter servirsi degl’indiani appartenenti ad altri, nè battere i proprii o metterli in prigione; e finalmente dover essere in ciaschedun villaggio due visitatori incaricati di pronunciare sulla sorte di quelli che meritassero castigo. Il padre fra Pietro de Cordoba ottenne dal re il permesso di trasferirsi con alcuni religiosi del suo ordine nella Terra Ferma, per ivi predicare il vangelo agli abitanti, e doveva ad lspaniola rifornirsi di tutto ciò che a-vrebbe a quest’uopo addomandato. Prima però di scegliere il luogo più convenevole alla fondazione d’un monastero spedì, per ¡scandagliare le disposizioni degl’indigeni, tre religiosi che dovevano sbarcare sulla costa la più vicina della Terra Ferma, alla distanza cioè di circa du-cento leghe. Furono questi i padri Antonio Montesino, Francesco de Cordova e Giovanni Garces, il primo de’quali cadde ammalato nell’isola di San Juan ove rimase, e progredendo gli altri il loro cammino approdarono alla Terra Ferma, arrestandosi ad un villaggio sulla costa di Cumana. Bene accolti da quegli abitanti, si separarono colà dai marinai che li avevano accompagnati. Poco tempo dopo presentossi un naviglio per far acquisto di perle; si affrettarono gl’indiani di fornire viveri all’equipaggio, ed il signore del luogo, al quale i cristiani aveano «lato il nome A"1 Alonzo, accettò l’invito fattogli dal capitano di recarsi a pranzo sulla nave, e salì nella scialuppa, sotto gli auspicii dei religiosi, insieme a sua moglie e diccisctte individui di seguito; ma non appena ebbe'messo il piede sul ponte, il naviglio spiegò le vele, impedendo l’equipaggio colla spada alla mano a quell’infelice di gettarsi nell’acqua. Gli abitanti del villaggio credendo i religiosi complici di questa perfidia, volevano ucciderli sull’istante; ma scusatisi alla meglio, pervennero ad acquietarli colla promessa di far ritornare i loro compagni nello spazio di quattro lune. Giunto frattanto a quel luogo un