332 CRONOLOGIA STORICA fra quali riconobbe illustri generali francesi contra cui ebbe a combattere nella guerra de’sette anni, come i marescialli di Broglio e di Castries ; a quest’ ultimo, mancato di vita ne’suoi stati, fece il duca innalzare un monumento. Tuttavolta non avendo il principe abbandonato il servizio della Prussia, nel 23 marzo 1801, il re lo nominò generalissimo delle due rive dell’Elba, ed il 24 maggio dello stesso anno accompagnò S. M. che si rese a Madde-burgo per passare in rivista le truppe di questa ispezione. Il duca dotato di una grande energia di carattere vedeva con indignazione pari al dólorg il giogo pesante ed ignominioso sotto il quale aveva Napoleone abbassato ed afflitto la Germania. Al principiare del 1806, di concerto' senza dubbio col gabinetto di Berlino, fece un viaggio a Pietroburgo allo scopo di determinare la concorrenza dell’imperatore di Russia nelle misure ostili alle quali si troverebbe ben presto costretto di ricorrere il re di Prussia contra la Franca. Nel 12 aprile rinunzia, con atto formale, a tutti i suoi diritti di successione sullo stato di Annover. Negli ultimi mesi del 1806, vedendo che Napoleone minacciava sempre più l’independenza dell’Alemagna, in gran parte già annientata, credette di dover consigliare al gabinetto di Berlina a prendere un’attitudine formidabile per arrestare la piena d«l torrente devastatore. Avendo allora il re di Prussia preso il partito di opporre una forte resistenza ai progetti di Napoleone, confidò il comando generale del suo esercito al duca; lo condusse egli in Franconia, ove i nemici gli lasciarono appena il tempo di ristarsi, che già il suo anteguardo era stato rotto e disperso, prima che il duca potesse sospettare l’arrivo dei Francesi. Nel 14 ottobre si mise alla testa de’granatieri per rispingere l’attacco principale presso Auerstadt; ma appena ebbe principio il fuoco, colpito da una palla negli occhi, fu obbligato di abbandonare il campo di battaglia, e l’esercito rimasto senza capo fu in poco d’ora compiutamente vólto in fuga. Il duca si fece dapprima condurre ad Erfurt, quindi a Blanchcmburgo, ove rimase alcuni giorni sperando che i Prussiani si sarebbero raccozzali; deluso nella sua credenza, si fece tradurre a Bruns-