CRONOLOGIA STORICA si doveva far fuoco sovr’essi. Era questa misura un attentato contra la libertà dell’Elba ed una violazione dell’ultimo privilegio conceduto dall’imperatore ad Amburgo. Si impegnò quindi una lunga discussione fra il senato e la cittadinanza di questa città ed il re di Danimarca; ma questi non volle intendere alcuna ragione nè prestarsi ad •alcun accomodamento; e la cittadinanza di Amburgo radunata decise die bisognava respingere la forza e mantenere i diritti della città e la sua independenza minacciata. Furono spediti alcuni navigli nei dintorni di Glucstadt; nè avevano fatto ancor veruna ostile dimostrazione che vennero ricevuti a colpi di cannone dal forte e dai bastioni ; si difesero con vigore gli Amburghesi, e fecero anche alcune prede sui loro nemici. Poco tempo appresso la guerra prese un aspetto più serio; la flotta danese, forte di quaranta vele, levò P ancora e si avanzò nell’ Elba. Il naviglio amburghese fece un movimento per girle incontro, e si impegnò il combattimento, senza però condurre ad un esito decisivo. L’imperatore allora interpose più seriamente la sua autorità per metter fine a questa contesa, ma il re di Danimarca si mostrò inflessibile. i63ì. Continuarono le discussioni senza che offrir potessero speranza alcuna di accomodamento. Gli Amburghesi ricercarono ed ottennero la benevolenza del re di Svezia, Gustavo Adolfo, che si trovava allora in Alemagna. Fu conchiuso un trattato col quale quel monarca «’ impegnava, in onore suo e del suo regno, di prendere a cuore la prosperità della città, di accordarle ne’ suoi stati un commercio assolutamente libero, permetterle di frequentarne le fiere ed i mercati, di non molestarla essa ed il suo terri-rio con marcie di truppe, contribuzioni ed alloggi di guerra, ed infine di farla vantaggiosamente comprendere nel prossimo trattato di pace; la città, dal suo canto, si obbligava di pagare al re, a titolo di riconoscenza ed in tre termini, la somma di cencinquantamila scudi. i643. Ebbero allora fine le dissensioni che disunivano da tanti anni Amburgo ed il re di Danimarca. Il conte di Rantzow rappresentò a Cristierno IV, che farebbe meglio di cercare la conservazione di Amburgo piuttostochè affannarsi alla sua ruina; il vantaggio de’suoi proprii sud-