DELLE CITTA’ ANSEATICHE va. tuttavia una federazione abbastanza potente per meritare l’attenzione del politico e dell’¡storico. Le città del Baltico avevano fino a quel punto saputo profittare abilmente dei torbidi eccitati e mantenuti nel nord ; ivi dominavano il passagio del Sund, ed ivi tenevano magazzini e fondachi privilegiali; e malgrado le procelle che si sollevavano qualche fiata per ¡spossessamele, il fon» legame cogli abitanti di quei paesi, ed il loro credito 1s superiore abilità le mettevano in istato di mantenere utj e-steso commercio. Cristierno I terminò, come mediatore, una lite insorta fra gli Inglesi e la lega, la quale era sul punto di dichiarare la guerra agli Inglesi, che la evitarono confermandone ì privilegi. La lega, più tardi, malgrado la condiscendenza del re, che aveale confermato i privilegi, si collegò a’suoi nemici; e quando i Danesi la minacciarono di muoverle guerra, disprezzo tali minaccie, ed armò in difesa de’suoi diritti e della libera navigazione in tutti i porti dei tre regni. Nel i5o3, spinse la guerra con vigore, e non depose le armi, dietro le esortazioni di un legato del papa, se non se riservandosi espressamente o tacitamente la libertà del commercio nella Svezia che aveva dato argomento al litigio. Alcuni anni dopo, nel i5o6, la lega- ricominciò la guerra, e la sostenne, comunque o-nerosa e malgrado i disastrosi rovesci provati, fino a che ebbe ricuperaci i suoi commerciali privilegi. Frattanto 1’ odio era succeduto ai legami che avevano esistito tra le città di Olanda e le anseatiche. Una squadra lubecchese, incrociando all’altezza di Danzica, incontrò una flotta di commercio olandese di duecento vele, carica specialmente di rame di Ungheria," di cui gli Anseatici ne colarono a fondo una parte, e ne condussero sessanta cattive. i52o. Cristierno II, più noto nella storia sotto il nome di Cristierno il Malvagio, pareva sulle prime volesse vivere in buona intelligenza colla lega anseatica, di cui confermò i privilegi; ma in appresso, mutando sistema, stabilì novelle imposizioni sopra le merci importate, e fece travedere di voler a spese della lega rianimare il commercio de’suoi soggetti. La lega se ne avvide, ed adombrati i negozianti anseatici, fornirono viveri e munizioni agli Svedesi insorti, mentre Cristierno si occupava