-372­ zione, sull'amministrazione, agibilità e disciplina dell'equipag­ gio. Dei membri buoni ed istruiti varii pur ve ne sono ed an­ che del tutto eccellenti, ma cosÌ disorganizzati e sconnessi non possono formare mai un corpo attivo e servibile. Si figurino VV. EE. gli effetti infelicissimi di questa unio­ne confusa di uomini scelti senza presunzione di idoneità, sen­za soccorsi di scuole per acquistarla, senza vera educazione o emulazione militare,' imperfettamente inoltre pagati ad ali­mentati da marinai tratti dalla feccia sociale, non corretti da disciplina ordinata, oppressi dalla perpetuità della fazione, disperati di asilo per la vecchiaia, deboli, seminudi, male pa­gati, peggio nutriti, spesso opprimenti tra la licenza ed il vizio il senso della loro eccessiva infelicità ! Con questi miseri fatti sono purtroppo d'accordo le voci zelanti dell'Ecc.mo Signor Provveditore Generale da Mar che caratterizzano poco periti, inscienti in gran parte, discordi gli Ufficiali ed indisciplinati, meschini e dannosi i marinari. Tali verità solamente possono infatti spiegare la indecente lentezza dei viaggi, gli equivochi sfortunati di navigazione ed i pericoli immaginari realizzati dall'inobbedienza, irrperizia e vergogno­so timor del pericolo. Queste radicali e mortali ferite della marina meritano be­ne anzi attraggono violentemente a se stesse la mano saggia del Principe. E se la sua munificenza si è manifestata nel giu­sto aumento di paga alla truppa terrestre, se per la sola reli­gione ed umanità si è caricata della redenzione dei galeotti, faccia alla fine un politico sacrificio all'Armata Navale che è la vera e sola misura della sua potenza in Europa. Queste parole avanzano le nostre mani trepidanti vera­mente afflitti verso l'Erario di VV. EE., ma pure le avanzano perchè il senso della necessità vince qualunque ribrezzo. - Obbedendo però a quella legge imperiosa, ma con tena­cità di risparmio appena compatibile con le teorie del mestiere, comincieremo dall'invocare la Sovrana equità per un più giu­sto rapporto tra il legale nutrimento degli equipaggi, i prezzi correnti dei viveri ed il denaro assegnato per acquistarli. Crediamo di aver già dimostrato affatto insufficiente al­l'effetto tanto le quindici lire e mezza dei marinari quanto le 22 della panatica degli ufficiali nè temeremo di cadere in larghez­