DEGLI SVIZZERI 485 riconoscenza di un popolo che non potendo più sperar da sè stesso un rimedio a'suoi mali, era . tratto a riguardare come altrettante beneficenze le franchigie che gli si .vo-leano restituire. Nel cantone di Zurigo parecchi comuni ricusarono prestare il chiesto giuramento e particolarmente nei distretti di Horguen e Meilen, i quali con alte grida protestavano contra la redenzione delle decime, del censo ed altre imposizioni; redenzione, a detta dei malcontenti, più onerosa di molto degli abusi stessi di cui a così caro prezzo fa-ceasi pagare l’abolizione. Questi maldisposti rigettando ogni rimostranza amichevole sfogano il loro rancore verso magistrati che non ne aveano la menoma colpa, appiccando fuoco al castello di Ve'denschvest la notte dal 24 al 25 marzo i9b4 e correndo all’armi. I lunghi disordini degli anni antecedenti avea dato luogo all’’ abitudine di farsi giustizia da sè in onta a tutte le leggi;-ma truppe giunte a marcia forzata dar cantoni vicini, e unite a quella parte dei Zurighesi che aveva aderito ai nuovi principii del governo, ben presto rintuzzarono la sommossa, e alcuni combatliminti seguiti presso Oberrieden, Horguen e sulle alture del Bockcn bastarono a ristabilire almeno in apparenza la pace. Il solo capo della rivolta Giangiacopo Willi, calzolaio di Horguen, ed i principali di lui complici furono puniti di morte ; altri condannati ai ferri e quarantadue comuni tenuti per colpevoli vennero posti a grossa contribuzione per le spese di guerra, e in tal guisa si estinsc un’ altra volta la scintilla che minacciava un incendio generale. Nel 26 aprile 1804 il landmanno della Svizzera diresse alle autorità cantonali una circolare con cui raccomandava di sorvegliare gl’ individui che potessero essere implicati in cospirazioni contra il governo francese od anche solo in sospetto di inimicizia per esso. 11 silenzio che fu il risultamento di quelle pronte ed energiche misure non provava però eh’ esistesse la concordia. Su tutti i punti del suolo elvetico i partiti stavano ancora di presenza, e molti cittadini speravano innalzarsi sugli avanzi della nuova organizzazione. Gli amici dell’unità elvetica mormoravano contra lo smembramento di una repub-