DEI RE DI BAVIERA i ¡5 Gli stranieri vengono giudicati in conformità di questo codice per tutti i delitti o crimini commessi nell’ interno del regno ; ma quanto a quelli che fossero commessi al-T estero, non è osservabile esso codice che in qipnto essi ledessero la persona del re, il suo governo o sudditi. Si avrà per altro riguardo alle differenti disposizioni che fossero state per avventura stipulate con trattati o convenzioni particolari. • ig luglio. Tutte le corporazioni ebraiche esistenti nel regno restano soppresse. Gli ebrei non più possono formare comunità particolari: essi godono ovunque gli stessi diritti e vantaggi degli altri sudditi, e sono tenuti alle medesime obbligazioni : i loro figli frequentar devono le pubbliche scuole, ma. possono rifiutarsi dall’ intervenire alle istruzioni religiose. Gli ebrei godono libertà intera di coscienza ; in qualunque luogo sieno raccolte cinquanta famiglie, vi potrà essere un rabbino e quanto appartiene al loro culto ; al pari di tutti gli altri cittadini sono soggetti al servigio militare. Sono obbligati a darsj un*rtome di famiglia, esercitar professioni, acquistar terre e* coltivarle. Soppressione dei titoli di nobiltà riguardo a tutti i sudditi del regno i quali non abbiano chiesta la conferma dei loro privilegi o non 1’ abbiano ottenuta. Quelli che osassero usurpare titoli non autenticamente confermati, verrebbero criminalmente inquisiti. 21 novembre.' Il governo è intento a reprimere le ribellioni insorte in parecchi distretti del Tirolo tedesco. Durante 1’ armistizio questa provincia era stata manomessa da agenti austriaci ; poscia, allorché la corte di Vienna si unì nell’alleanza còntra la Francia, ancora più energici furono gli sforzi fatti per suscitar turbolenze in Tirolo. Vi furono pure parziali insurrezioni in alcuni bailaggi e molto fermento in altri. Erano in tale stato le cose, quando la Baviera sposò aneli’ essa alla sua volta la causa dell’ alleanza. Il generale de Wrede, autor principale di questa misura, ricorse allora ai generali austriaci coi quali avea negoziato, e in conseguenza ordinò il gabinetto ai suoi agenti di far cessare l’effervescenza eh’essi avevano destata nel Tirolo. 1813, ii decembre. Non andò guari che il fermento