DELLE CITTA’ ANSEATICHE queste pretese furono allora scartate, le vedremo però riprodotte più tardi e con migliore successo. n 85. Gli Amburghesi avevano concepito il disegno di crearsi i»n governo independente e particolare; la loro politica consisteva a sensibilmente isolarsi dal paese sottomesso al dominio dei conti, ed ottennero, nel 1189, dei privilegi che tendevano evidentemente a fare della città c territorio uno stato separato, avendo in conseguenza preso tutte le misure necessarie per raggiungere questo scopo. Nel diploma imperiale che concede questi privilegi è per la prima volta fatta menzione di un collegio 0 corpo di consiglieri della città; i suoi membri non portavano ancora il titolo di senatori, ma quello semplicemente di consoli, consiiles; il bailo del conte era sempre presidente di questo consiglio, ed era ancora ignota la carica di borgomastro. In altro diploma del 1190, segnato dal conte Adolfo III, i testimoni sono qualificati consoli amburghesi; vi si scorge che il capo del consiglio era ancora nominato dai conti; egli aveva il titolo di giudice, di avvocato, ad-vocatus, prevosto o bailo, gerigts-voglit, ed era in qualche modo il prefetto della citta. L’aumento della civile possanza di Amburgo indeboliva nella stessa proporzione il potere ecclesiastico; Artvi-gc II fece ogni sforzo per rialzarlo e rendere a quella sede episcopale la primiera influenza e tutte le prerogative di cui avevano goduto i suoi predecessori. • Nel 1 igo, Amburgo cadde sotto il dominio di Enrico il Leone, ma nel 1191 Adolfo, reduce dalla Palestina, entrò in quella città, ove si fece riconoscere per legittimo sovrano; ed Enrico il Leone, duca di Sassonia, non esercitò più che i diritti di alto dominio sopra Amburgo, che essendo città dell’ Olstein dipendeva dal ducato di Sassonia, diritti ridotti a vane formalità. Ciò accadeva nel 119$. Nel 1201, per effetto delle guerre successe, Amburgo era passato sotto il dominio del re di Danimarca: il conte Adolfo si disponeva però a riconquistare la città, e le circostanze erano a ciò favorevoli. L’attaccamento che gli avevano conservato gli Amburghesi pei privilegi ad essi conceduti, ed inoltre 1’ avversione contratta pel giogo de’ Danesi, sembravano dover assicurare il successo della di lui