48 CRONOLOGIA STORICA Slesia. Nel porto di Londra e nei dintorni esistono attualmente immensi magazzini di granaglie; e non è che troppo vero che quelle speculazioni, nelle quali si seppe interessare persone attaccate al governo, furono le cause principali della continuazione dei blocchi dell’Elba e del Veser, tanto fatali al commercio di Amburgo e di Brema; nè v’ ha dubbio, i governi della Germania prenderanno misure per far cessare queste lagnanze. Primo risultamelo della pace tra la Francia e l’Austria fu di far sensibilmente scadere il prezzo dei grani; ed è opinione che la pace stessa restituisca al commercio, all’industria, a qualunque sorgente di lavoro e di fortuna 1’ azione che dalla guerra era stata paralizzata. Frattanto, nel 7 marzo, continuano la miseria e la carestia, cui aggiungonsi pure malattie epidemiche a desolare parecchie provincie, e in ispezieltà l’l'.rz-ghebirg: moltissime persone si rinvennero morte di fame, altre che si privarono di ogni sostanza per acquistare a prezzo altissimo poche provigioni. L’ elettore proibisce nella sua capitale tutti i divertimenti clamorosi, che formerebbero un contrasto troppo sensibile colla miseria che domina nelle provincie. Tra le altre misure adottate per far cessare la fame, si nominarono commissarii incaricati di acquistare negli stati vicini grani ed altri oggetti di prima necessità, da essere distribuiti agli abitanti. 18 giugno. L’elettore, imitando le pratiche della maggior parte degli altri stati dell’ impero, svincola da qualunque gravezza ed imposizione personale gli ebrei francesi allorché arrivano 0 passano nell’ elettorato. %i giugno. Muore in età di settantasei anni Francesco Saverio, principe reale di Polonia e duca di Sassonia. 3i ottobre. Confisca delle merci inglesi, di cui immensa quantità sequestrata in Lipsia. Se ne costernano gli Inglesi che si trovano colà, e non dissimulano essere una tale misura il colpo più fatale che nelle attuali circostanze potesse recarsi al loro commercio di Germania. Ne godono d’altronde i fabbricatori sassoni, i quali gemevano da lunga pezza vedendo accrescere questo commercio, quasi esclusivo nell’elettorato, a grave scapito del paese, delle loro fabbriche e manifatture. Più volte aveano reclamata la proibizione delle merci inglesi sotto le modificazioni che