284 CRONOLOGIA STORICA marca che doveva aspettarsi una vigorosa resistenza. Cominciò allora a dubitare del successo dell’attacco, e fece nascere una nuova occasione di aprire le trattative; finalmente, nel i.° novembre, venne conchiuso un accordo a Pinneberga e ratificato da ambe le parti. Conteneva esso quattro articoli, di cui il primo riserbava i diritti e le pretese tanto del re che della città e dell’imperatore fino all’accomodamento definitivo toccante l’omaggio ed altro. Col secondo punto il senato e la cittadinanza promettevano dal canto loro di restar devoti al re e di favorire i di lui interessi con tutto il loro potere, evitando tutto ciò che potrebbe nuocergli. Il terzo punto manifestava il consenso della città di spedire al re una deputazione per esprimergli l’assicurazione di questo attaccamento, giusta uria formula speciale annessa al trattato. Col quarto punto la città, riconoscente che il re ritirasse le sue truppe e le ridonasse la benevolenza perduta, s’impegnava di pagare nel termine di due anni ed in cinque tempi la somma di trecencinquantamila scudi. Dal suo canto il re s’impegnava di restituirle i navigli predati e le mer-catanzie o proprietà confiscate. Il commercio allora riprese vigore, e poco tempo dopo vi erano nel porto più di quattrocento navigli carichi. 1680. La procedura contra gli anziani ha termine con una transazione, per la quale i quattro anziani deposero l’atto della loro rinunzia e consentirono alla rielezione di altri quattro in loro luogo. 1681. Krull dal suo canto lungi d’imitare gli anziani nella loro rassegnazione , continuò più ostinatamente ne’ suoi ricorsi contra il senato ed i cittadini; ma la corte imperiale finalmente, volendo metter fine a questo miserabile affare, pensò che il miglior partito da prendere quello sarebbe di rimetterlo ad una commissione. Ne! 1683, il duca di Brunsvich-Luneburgo ed i deputati della citta di Brema furono annunziati come commissarii delegati dall’ imperatore. La cittadinanza non volle intendere a parlare di commissione , pretendendo aver la città agito di pien diritto, facendo citare davanti a’suoi tribunali un cittadino accusato di colpa. Allegava, che toglierle il diritto di giudicare in prima istanza, era privarla del principale attributo di una città libera dell'impero. Dopo varii irici-