102 CRONOLOGIA STORICA eia: e di falli acconsentendo che la Prussia godesse di queil'acquisto, si approprierebbe con ciò solo il prole tto-rato dell Alemagna, e neutralizzerebbe la influenza benefica cui sono chiamate ad esercitare su quella parte di Europa due potenze di primo ordine. Il 3i, il re, già fermo nella sua risoluzione, sostiene clic veruna potenza avendogli dichiarata la guerra, non può il suo stato riguardarsi come un conquisto, non avendo fatto nelle critiche e difficili circostanze in cui si trovò se non quanto gli prescrivevano il suo dovere e l’onore. Finalmente, nel 6 febbraro, viene ultimata la gran discussione: al re di Prussia non tocca della Sassonia che le due Lusazie, la riva destra dell’Elba e alcune parti del paese al nord, restando tutto il rimanente del regno, Lipsia, Dresda , ecc., al re Federico Augusto. Il regno conteneva due milioni di abitanti, ed ora ne conserva circa un milione trecentomila. Tale è la decisione del congresso di Vienna. Nel 7, se ne partecipa la nuova al re, invitandolo recarsi alla capitale dell’Austria: egli dimorava allora nel castello di Friderichsfeld presso Berlino, tenutovi quasi prigione. Nel 22, parte egli per Brinn in Moravia, ove si recano ad attenderlo tutti i membri della sua famiglia; e nel giorno 11 formalmente dichiara non poter riconoscere la validità delle disposizioni p'rese a Vienna senza il concorso del suo ministro plenipotenziario. 17 marzo. Le autorità prussiane stanziate in Sassonia determinano le misure per consumare la divisione di questo regno? e procurano con tutti i mezzi possibili di assoldare le truppe sassone ai servigi della Prussia: il generale sassone Thielmann dà ad esse le più belle promesse, ma invano, essendo irremovili nella loro fedeltà al sovrano legittimo.* Da tutto il regno si esige dal governo prussiano una nuova impostazione centrale di due milioni di risdalleri. Nel 9 aprile, le provincie, le città e tutte le comuni del regno inviano deputati a Presburgo per presentare al loro re gli omaggi de’fedeli suoi sudditi. Di buon grado le autorità prussiane avrebbero voluto arrestare il concorso di tali deputazioni, ma non poterono riuscirvi. Il re si trova circondato dai grandi del regno, e con essi egli si propone deliberare intorno al partito da prendere: sino a questo punto non potè egli ancora decidersi allo smem-