DEI RE DI VIRTEMBERG 5g non essersi operato I1 accordo che si sperava tra esso e gli stati. Dichiara il re, che avrebbe potuto disciorrc sul fatto una assemblea che si era permessp indirizzargli inconvenienti rimostranze, concepite collo spirito delle assemblee rivoluzionarie; volere una costituzione conforme ai bisogni della monarchia c del popolo, ma riguardar però come un dovere, il reprimere nel modo più energico ogni pretesa contraria alla sua autorità, e tendente alla disobbedienza. Rammenta agli stati essere .unico loro incarico discutere con zelo la costituzione, e dichiara che non sarà data risposta veruna a-nessun addrizzo che noiT tenda a questo scopo. Questo rescritto è la risposta ad un indirizzo del 12 di questo'mese, contenente la rappresentanza degli stati all’occasione di una circolare che la sezione del dipartimento delle finanze per le imposizioni avea spedito a’ baHaggi, relativa al tributo annuale imposto dal San Giorgio 1816 all’ istessa epoca 1817. Nel l'ò luglio, gli stati rimettono al re varii indirizzi, che fermano la pubblica attenzione. L’uno si oppone ad una leva di novccqpto uomini ordinata da S. M., perché troppo onerosa al popolo, il quale lusingavasi clic colla pace verrebbe invece diminuito lo stato tffilitare, tuttavolta eccedente a quello -che esistere doveva. Nel secondo, gli siati si lagnanti dell’attuale organizzazione dei dipartimenti dell’interno e delle finanze, fatta senza il concorso degli stati. 11 terzo offre un quadro lugubre della situazione del regno. Essi pregano il re di nominare una commissione straordinaria, a cui verrebbero aggiunti alcuni dei loro membri, per ¡scegliere i mezzi opportuni a migliorare la condizione della maggior parte degli abitanti del regno. 2 agosto. I punti dcjia carta in discussione tra il re e gli stati sono: essere d’ora in avanti governati dietro un sistema fissato da una costituzione 0 patto; poter abbandonare il regno senza essere soggetti ad alcuna tassa di detrazione; i contributi, prima 'assentiti, poi amministrati dagli stati provinciali; diritto negli abitanti di conservare le loro armi; indepcndctiza del poter giudiciario, e pubblicità dei dibattimenti nelle materie criminali; la permanenza, di un comitato dell’assemblea generale quando questa non c in attività; la garanzia dei beni ecclesiastici,