92 CRONOLOGIA -STORICA incaricato di riprendere in esame questa importante operazione, per la quale sono stati presentati al governo diversi piani, di cui la scelta c lasciata alla sagacia dell’ingegnere. 9 luglio. La sorte dei giudei, sì infelici in Germania, non mancò di eccitare la sollecitudine di un principe cosi filantropo ed illuminato com’ era 1’ elettore. Pubblica egli un’ordinanza che permette ai giudei di abitare le case che ad essi appartengono o di prenderne a pigione. La polizia deve tenere i registri delle loro nascite, matrimoni e morti. Ogni famiglia avrà un numero particolare, ed il matrimonio non è permesso che ad un solo individuo d’ogni famiglia, che succede al suo numero, non potendo gli altri individui maritarsi, tranne il caso che vi fosse diminuzione nel numero delle famiglie. Le vedove potranno rimaritarsi soltanto quando non abbiano figli, ed un ebreo straniero non potrà farlo che recando nel paese un capitale considerevole. Ogni ebreo per maritarsi deve ottenere il permesso della polizia e provare il possesso almeno di mille fiorini. Gli ebrei non possono tenere che il numero di domestici strettamente riecessarib, e questi non possono esercitare alcun commercio. Possono gli ebrei stabilire delle manifatture ed esercitare dei mestieri che non formino corporazione; ma è ad es^i proibito la vendita girovaga delle mercanzie, ed i loro libri di commercio e di banco devono essere tenuti in lingua tedesca. Devono astenersi dal trattare con minorenni e dall’ introdurre nel paese monete di cambio che non fossero sul piede di convenzione. Sono esenti da ogni gabella personale, ma quelli che godono della protezione dell’ elettore devono pagare alla cassa dello stato una contribuzione di venti fiorini per famiglia. 17 agosto. 11 barone,di Reisach, grande elemosiniere, vescovo ili corte, essendo morto, l’elettore annunzia l’intenzione di sopprimere questa carica. 9 settembre. Le truppe austriache, passato l’Enno cd invasa la Baviera, entrano a Monaco. L’elettore non avendo forze sufficienti a difendere la capitale, si era rifugiato in un’ altra città dell’ elettorato, prendendo parte attiva nella guerra, ch’ebbe corta durata, e facendo causa comune colla Francia, la quale, poco appresso, lo ricompensò largamente della sua cooperazione.