5i3 OSSERVAZIONI. La presente continuazione àtWAvte dì verificare le date, cominciata nel 1821 dal cavalier de Gourcelles che ne pubblicò il primo volume, non potè esser condotta al suo termine se non nel 1829. L’opera fu acquistata dal marchese di Fortia che diede alla luce gli altri sette ; e siccome è avvenuto qualche cambiamento relativamente ai compilatori, si crede opportuno di farne qui un cenno particolare. Carlo Lacretelle giuniore, uno dei quaranta dell'accademia francese e professore di storia presso l’accademia di Parigi, è l’autore della Cronologia Storica della Francia : Egli è noto abbastanza per le sue cognizioni in questo genere'di studii e gode da lunga pezza una riputazione a tutte prove. La parte soltanto che riguarda 1’ anno 1824 venne eseguita dal giovine letterato Tremisot, incaricato d’ importanti occupazioni presso la prefettura della Senna. L’articolo sull’Inghilterra fu composto da Eyries ch’è familiarizzato coll^ lingue del nord, e che nella sua storia pinge coi più veraci colori il progredire del governo costituzionale. La Storia dell’Olanda e dei Paesi Bassi prima del 1801 è opera di Marchangy, rapito fatalmente da immatura morte alle scienze storiche. Quanto agli avvenimenti posteriori al secolo XVIII, il de Mielle, addetto all’università di Francia, già professore alla facoltà di Leyden, raccolse i manoscritti lasciati da Marchangy, e furono riveduti e completati dall’avvocato Constantin, cui un lungo soggiorno ne’Paesi Bassi, ove pure esercitò cariche amministrative, mise a portata di conoscere perfettamente. L’impero d’Alemagna e tutti ¡principi di quella bella e vasta contrada, non che i re di Prussia ed i granmaestri dell’Ordine Teutonico presentavano qualche scabrosità, ma queste furono superate mercè gli studii di Hasse e Dep-ping per compiere la storia del secolo diciottesimo. Quella degli esordii del diciannovesimo è pure dovuta all’avvocato Constantin; avendogli la conoscenza che possedè della lingua tedesca porto i mezzi di bene approfondirla; e vi ha pure riempiuto un vacuo con un lungo lavoro da lui ese-T.” Vili." P.' III.* 33