DEI RE DI VIRTEMBERG 73 colla corlc di Russia, accordando al gran duca Michele la mano della principessa Carlotta, figlia primogenita del principe Paolo e nipote di S. M. 1823, 28 gennaro. Diviene più rigorosa la censura dei giornali che trattano di politica, a cagione dei reclami fatti al governo dai ministri delle grandi potenze accreditati a Stuttgard intorno a cerli articoli pubblicati. Si dovette quindi ordinare la stretta esecuzione dei decreti della dieta germanica, del 1819, concernenti i giornali politici, senza però nulla toccare alla legislazione che è in vigore nel regno. II governo ha formalmente dichiarato che non presterà giammai appoggio agli ostacoli che si vorrebbero mettere in Germania alla libertà della stampa; e diede ordine al suo ministro alla dieia di combattere con energia tutte le proposizioni che fossero su quest’affare presentate a quell’assemblea. Ila dichiarato in pari tempo: il sistema rappresentativo stabilito nel paese dover essere mantenuto; le camere continuare le loro deliberazioni secondo le forme stabilite dalla costituzione; la maggior pubblicità essere accordata alle discussioni parlamentarie, qualunque sia l’influenza che si volesse esercitare per sopprimere il patto costituzionale. 11 governo diede una formale mentita al io-more sparso che in una conferenza col re avesse l’imperatore di Russia domandato il sacrificio della costituzione virtem-berghese. 11 re senza criticare la forma di governo degli altri stati della Germania ha presa la ferma risoluzione di mantenere la costituzione stabilita ne’ suoi stati. 6 marzo. La regina mette alla luce un principino. i.° maggio. Concorso stabilito a Stuttgard per la migliore difesa della libertà della stampa, considerata come garanzia dei diritti dei cittadini. 20 giugno. I sovrani di Austria, di Prussia e di Russia richiamano i loro ministri da Stuttgard, allegando la estensione dell’influenza del carbonarismo nel regno, cui fu più volte invitato il*re a reprimere, e ch’egli ha rifiutato sotto differenti pretesti. I tre sovrani considerano la esistenza di questo germe pericoloso non represso dall’autorità del monarca come un motivo sufficiente, se non di ostilità, almeno per testimoniare il loro malcontento. Tosto che il governo ebbe conoscenza di questa misura, raunò