48 2 CRONOLOGIA STORICA 6 sulle relazioni di questo paese con una potenza qualunque, in senso contrario ai suoi priricipii. Sarebbe malagevole giustificare, sotto il rapporto del diritto, l’intervento del capo del governo ■ consolare negli affari della Svizzera; ma fa duopo convenire che nella situazione in cui questa trovavasi, non sarebbe stato ovvio d’imaginare un regime transitorio che fosse più conforme ai bisogni locali; e confessare che Bonaparte a contar da quell’epoca non ha, in quanto stava nel suo carattere, abusato della grande preponderanza che avea su quella contrada, ma die anzi di tutti, gli stati avviluppati nel suo sistema e sottoposti alla sua influenza, gli Svizzeri furono i più risparmiati. L’atto di mediazione non facea parola* del Valiese che, occupalo militarmene dalle truppe francesi, era continuamente in balia di nuove vessazioni moltiplicate colla mira di costringere gli abitanti a domandar la loro aggregazione alla Trancia; e siccome essi ritardavano di troppo a presentare un tal voto al console, fu dato l’ordine di separarli violentemente dal resto delia Svizzera e sottoporli alla nuova costituzione che fu posta in vigore nel correre del i8o3 contra la volontà unanime e manifesta di tutto il Valiese. Da nessun articolo erano stati menomamente determinati i rapporti che dovessero esistere tra la Francia e la Svizzera: dopo fu presentato alla dieta un progetto di alleanza difensiva dal generale Ney che avea conservato il carattere di ministro plenipotenziario, da poi che non più figurava come capo dell’esercito francese in Svizzera. Quest’ultimo progetto spiacque generalmente e i cantoni ebbero il coraggio di rigettarne parecchi articoli, lo che occasionò un ritardo e fece che il trattato non venisse sottoscritto se non nel 27 settembre i8o3. Prometteva la repubblica francese d’impiegare costantemente i suoi buoni uffizi per procurare alla repubblica elvetica la neutralità da essa desiderata ed assicurarle il godimento de’suoi diritti verso le altre potenze. La Francia impegnavasi inoltre a difender la Svizzera ove venisse assalita, ad assisterla colle sue truppe senza veruna spesa, ma soltanto dietro formale ricerca della dieta elvetica.