DMI R£ DI PRUSSIA 407 tuzione liberalissima per esso ducato, che potrà servir di modello a tutti gli stati %i Germania; Colonia sarà la residenza del governo e Bonn quella di una università cattolica. La parte della Polonia che rimarrà alla Prussia porterà il nome di granducato di Posen e la parte della Sassonia da assegnarsi ad essa quella di granducato di Sassonia. Le provincie di qua e di là del Reno formeranno il granducato del Basso Reno. 7 marzo. Alla Danimarca dovrà cedersi la Pomerania con altri possedimenti, in compenso del regno di Norvegia di cui fu spogliata. Ma a questa cessione della Pomerania si oppone la Prussia desiderando conservare Pisola di Rugen e le sue dipendenze sul continente sino a che sia fatta ragione ad un suo reclamo indiritto alla corte di Copenaghen. rg marzo. Nel congresso di Vienna i ministri di Prussia si uniscono col ministro di Annover il quale avea fortemente disapprovati i principii adottati dal ministero vir-temberghese, tendenti a rigettare qijplunque intervento del congresso nell’ organizzazione degli stati di Alemagna. 25 marzo. Insorgono discussioni tra la Prussia e P Annover relativamente agli ingrandimenti domandati da quest’ ultimo sotto la protezione dell’Inghilterra. La Prussia per ottenere soccorsi dalla Gran Brettagna nell’ultima guerra, erasi obbligata di procurare all’Annover un aumento di popolazione; e in virtù di tale stipulazione la Prussia gli avea ceduto il paese di Ilildesheim; ma non bastando la popolazione di questo per adempiere alla condizione del trattato, avea chiesto la Prussia che per completare il numero fossero assegnati all’Annover alcuni distretti sulla sinistra del Reno: ciò non conveniva al governo annoverese che allora richiese perentoriamente che quelle indennità cui aveva diritto, gli fossero assegnate nell’antico circolo di Vestfalia, e la Prussia per non inimicarsi coll’Inghilterra dovette cedere, e far anche il sacrifizio dell’Ostfrisia, per cui avea il re nodrito sempre particolare predilezione. Estrema è la discordia tra i Prussiani ed i Sassoni, e si viene persino alle mani nelle strade di Dresda. 5 aprile. Il re in un proclama diretto agli abitanti delle provincie nuovamente incorporate nella monarchia,