DEI RE DI BAVIERA i39 il più lodevole, nò che si oltrepassino in modo qualunque i limiti stabiliti al potere.ecclesiastico. 28 novembre. Ordina il re che se nei matrimoni misti il sacerdote ricusa alla parte cattolica la pubblicazione delle denunzie e la benedizione nuziale, a meno che i due contraenti non avessero promesso di far educare i loro figli nella religione cattolica, sia autorizzato il ministro protestante di benedire il matrimonio anche senza la lettera dimissionale del curato cattolico. 12 decembre. Ordinanza relativa alle elezioni per la prossima assemblea degli stati. Spera il re che la scelta degli elettori cada sovra persone che la meritino in ogni rapporto, e che ad un’esatta conoscenza di quanto richiede il bene generale uniscano sentimenti che sieno pel sovrano e per la patria uua garanzia del loro zelo nello adempiere ai doveri della loro missione. 1825, 10 gennaro. In conseguenza del concordato concluso il 5 giugno 1817 tra la Santa Sede ed il re, avea il pontefice promesso di concedere a quest’ultimo e suoi successori cattolici un indulto per nominare agli arcivescovati e vescovati: tale indulto gli venne accordato il i5 novembre successivo. Il re fece chiedere al papa che gli ecclesiastici da lui o dai capitoli nominati ai decanati e canonicati, invece che ricorrere a Roma, possano riportare l’instituzione canonica dagli arcivescovi e vescovi; per lo che sua santità segna un breve che concede ai vescovi la autorizzazione di confermare le nomine fatte dal re e dai capitoli. 2 marzo. Il re apre la sessione degli stati generali; annunzia la compilazione di nuovi codici, di maniera che l’amministrazione ' già semplificata andrà di pari passo colla semplificazione e col miglioramento delle leggi. 22 maggio. Le discussioni della camera si aggirano intorno le leggi relative al commercio ed alle dogane. Il ministro delle finanze osserva che per quante istanze facciano i fabbricatori perchè sieno aumentati i diritti di entrata, non crede però il governo di aderire alle domande, attesoché i diritti sussistenti furono precisamente calcolati per guarentire all’industria nazionale un considerevole vantaggio in confronto dello straniero.