iGo CRONOLOGIA STORICA polizia prussiana per arrestarne o comprimerne le molle, circola a Dresda un opuscolo intitolato: IL popolo sassone desidera esso un mutamento di governo? In questo scritto si comprendono fatti della più alta importanza: vi si scorge, che sino dal maggio 1814 gli stati generali eransi raccolti a Lipsia per deliberare sulla situazione del paese, la cui sorte sembrava minacciala dal silenzio osservato a suo riguardo nel trattalo di Parigi: quell’assemblea avea inviato una deputazione ai sovrani alleati per reclamare il ritorno del re, allorché venne essa dal direttore della polizia russa dispersa ed i suoi membri sottoposti ad inquisizione. In onta a questo colpo d’autorità, gli stati particolari dei sei circoli e due università sassone erano riuscite di trasmettere ai sovrani alleati una petizione assai energica in data 29 giugno; altra petizione segnata dai primarii membri degli stati generali era stata presentata l’i i di detto mese al governatore generale russo principe Repnin, il quale ricusò il permesso d’inviare una deputazione all’imperatore Alessandro, promettendo per altro una risposta alla petizione. La risposta non crasi altrimenti data, ed il principe in una circolare uffiziale trattò di ribellione la condotta degli stati, dichiarando al tempo stesso essere la Sassonia paese di conquista, e minacciando di farvi accantonare sessantamila russi. Nel luglio i patrioti sassoni procurarono partecipare i voti della nazione all’ imperatore Alessandro, che allora traversò la Sassonia; ma la polizia fece affiggere l’avviso, che veduto l’incognito osservato dalla M. S., eransi prise le più rigorose misure per impedire a chiunque di domandargli udienze e presentargli petizioni. Il 3 agosto, festività del re di Sassonia: il trasporto della nazione pel suo sovrano sfogò in nuove dimostrazioni, che dal govcrnator generale russo furono tacciate di moti sediziosi. Non ristettero però le corporazioni sassoni di firmare addrizzi, e tutti i militari nei propri focolari vi diedero adesione. I quali messaggi successivamente rimessi al principe Antonio di Sassonia, e da lui presentati al • congresso di Vienna, dimostrarono apertamente quali si fossero i voti della nazione sassone. D’altro canto, la reggenza prussiana fa quanto è in essa per conciliarsi la pub-