DEI DUCIII E RE DI POLONIA 399 mislava sua sposa figlia di Jaroslaf duca di Russia, Bole-slao che segue, in un ad Adelaide moglie di Enrico Bur-•win duca di Mecklenburgo c Salome moglie di Colomano re di Galicia 0 Alicia. BOLESLAO V detto il CASIO. L’anno 1227 BOLESLAO nato iiel 1219 fu acclamato duca di Polonia in età di sett’ anni sotto la tutela di Corrado di lui zio. Corrado ebbe in questa carica per competitore Enrico il Barbuto duca di Breslavia che lo costrinse a dimettersi dopo averlo fatto prigione in Cracovia di cui erasi impadronito. L’anno i23o i Prussiani penetrarono nella provincia di Culm devastandola e incendiando oltre ducentocinquanta chiese. Di là addentratisi nella provincia di Mazovia vi commisero gli stessi guasti. Il reggente Corrado ridotto alla sola città di Plosko. chiamò a suo soccorso i cavalieri Teutonici assegnando loro per istabilimento il castello di Dobzrin colle sue dipendenze. Qualche tempo dopo soddisfatto de’ loro servigi e sperandone di maggiori, cedette loro il territorio di Culm e quello posto tra la Vistola, la Moera e la Drwencza. Appena stornato un tale flagello, il duca di Breslavia ritornò armatamano in Polonia ove tanto avvantaggiossi che Corrado fu costretto di cedergli la reggenza. L’abilità con cui ne adempì le funzioni fece dimenticar la violenza da lui usata per ottenerla. Finalmente essendo Boleslao giunto Panno 1^38 all’età maggiorenne, prese in mano le redini del governo. Nelle critiche circostanze in cui trovossi ben presto la Polonia, essa abbisognava di un capo pieno di vigore e di coraggio; qualità che mancavano a Boleslao. Nel 1240 avendo i Tartari invasa la Polonia sotto la condotta di Batou-Klian, egli abbandonò vilmente il paese e si rifuggì in Ungheria donde poco dopo passò in Moravia. L’anno seguente essendosi ritirati i Barbari, i Polacchi sdegnati della fuga del loro duca, si avvisarono di detronizzarlo. Corrado di lui zio pensò di profittare di tali disposizioni per usurpar la corona. Sorse guerra tra il zio e il nipote che finì nel 1246 colla morte del primo. Boleslao vide nel seguito del suo regno i grandi