CRONOLOGIA STORICA imposizioni pel corso di cinqu’anni allorché gli stati gli ridomandarono il pupillo, pretese per consegnarlo venticinque mila marchi d’argento, a tale facendo egli ammontare le spese di reggenza e di tutela. Nello stato di miseria in cui aveva gettata la Boemia, una tal somma non gli si poteva fornire, ed egli a titolo d’ipoteca si fece allora aggiudicare molte città e castella. Ma l’imperatore Rodolfo giunto a cognizione di tali alienazioni estorte, le dichiarò nulle ed assoltane la Boemia verso il marchese con un diploma dato a Friburgo il 23 agosto 19.83 (Balbin. Epit. rerum Bohem. lib. III c. i5 e 16). Il matrimonio di Wenceslao con Giuditta figlia dell’imperatore Rodolfo, alla quale era fidanzato dall’anno 1278 non si avea ancora effettuato. Alla fine egli sposolla solennemente l’anno 1289 dopo aver rinunciato alle pretensioni sull’Austria e la Stiria. L’anno stesso riunì alla Roemia una parte della Slesia per l’innanzi feudataria della Polonia. Non contento di ratificar tale unione, l’imperatore confermò il 26 settembre 1290 tutti i privilegi dei re di Boemia e specialmente i titoli di rettore e gran coppiere dell’impero di cui aveva goduto suo padre, suo avolo e il trisavolo. L’anno 1297 fu consacrato in un a sua moglie il giorno di Pentecoste a Praga dall’arcivescovo di Magonza, ch’era tuttora il metropolita della Boemia, alla presenza degli elettori di Sassonia e di Brandeburgo non che di Alberto duca d’Austria di lui cognato. Enea Silvio racconta che nella festa che tenne dietro alla cerimonia furono regalati ducentomila (forse avrà voluto dir ventimila) cavalieri oltre un numero ancora maggiore di fanti. Le allegrie durarono parecchi giorni. All’ombra di tali feste i principi sunnominati non che altri, nemici tutti dell’imperatore' Adolfo, conchiusero in un all’arcivescovo di Magonza suo congiunto una lega contra di lui, e risolvettero deporlo per innalzare in suo luogo Alberto duca d’Austria. Trasferitisi poscia i congiurati a Chadan , piccola città nella Boemia, diedero l’ultima mano all’insidia. L’anno dopo seguì a Vienna nuovo abboccamento tra questi principi, e vi ratificarono gl’impegni assunti col duca d’Austria. Alberto assicurò loro anticipatamente il premio della compiacenza clic da essi richiedeva. Promise specialmente al re di Boemia di francarlo dall’ obbligazione onerosa d’intervenire alle