-330- Il 5 agosto Kara Mustafà Serraschiere Comandante l'eser­cito assediante, invitò il Provveditore Generale delle isole Anto­nio Loredan, che aveva il comando della città assediata, a ce­dere di buona volontà la città ed offrÌ di accordare onorevolis­sime condizioni per la resa; egli aggiunse anche che si dovea avere un sommo riguardo per non far spargere anco,a tanto sangue innocente. La proposta ebbe dal Loredano una risoluta e generosa risposta negativa. Il 18 agosto gli assedianti eseguirono un attacco generale che fu nettamente respinto dai difensori ed il giorno successivo un fortissimo uragano danneggiò in modo irreparabile il campo mussulmano per cui il Serraschiere, che aveva avuto notizia della clamorosa sconfitta che l'esercito turco aveva subito il 5 agosto per opera degli imperiali a Peterwaradino, decise di togliere l'assedio e riportare i resti dell'esercito a Butrinto. In tal modo dopo 42 giorni i Turchi partirono dall'isola di Corfù nella quale perdettero 15 mila uomini. Essi abbando­narono 56 cannoni e 8 mortai da bomba e numerosissimi ma­teriali da guerra. Il presidio di Corfù perdette durante l'assedio 30 mila uomini. La Rotta turca attese il momento propizio per abbandonare l'ancoraggio, cosa che effettuò il giorno 25 agosto passando dal canale nord, invano inseguita da quella cristiana che non fece in tempo a raggiungerla. I Turchi veleggiando fuori vi­sta delle isole Jonie sostarono prima a Corone e quindi prose­guirono per Costantinopoli. "- A questo riguardo il Manfroni (1) riporta un brano di let­tera di Carlo Guglielmotti padrone della galera S. A lanasio scritta a suo fratello a Civitavecchia nella quale è detto: « Mentre usciti dal Canale noi gli eravamo alla vista per {( raggiungerli venne un gran vento fresco che servÌ a loro per « andare in poppa a suo cammino dove volevano et a noi per « non farci sboccare benchè si facesse gran forza. Non vi posso « dire come sono restati mortificati questi comandanti tenen­« dosi ognuno certa la rotta di detta armata ». (I) C. MANFRONI: Opera citata.