392 CRONOLOGIA STORICA taglia che lo rese padrone del trono. Nel io6a ebbe guerra con Uratislao II re di Boemia in difesa di Jaromiro fratel- lo di quel re che egli aveva accolto ne’suoi stati. Aprì pure l’anno 1067 un asilo a Isiaslaf duca di Russia scacciato da’suoi sudditi e due mesi dopo il ricondusse trionfante a Kief. Essendo stato Isiaslaf costretto da’suoi fratelli l’anno 1073 a ritornare in Polonia, non potè ottenere gli stessi soccorsi da Boleslao, allora occupato in più guerre che non gli permettevano fare la menoma diversione. Ma dopo averle terminate gloriosamente credette il re di Polonia essere del suo onore di ristabilire una seconda volta il duca di Russia. Vi riuscì nel 1077 senza spargimento di sangue col solo terrore che ispirò il suo nome e la presenza del suo esercito. Ma il lungo soggiorno da lui fatto in quel paese gli corruppe il cuore e il suo esempio trasse i suoi soldati alla licenza e sregolatezza. Ne furono puniti dall’ infedeltà delle lor mogli, le quali annoiatesi per la loro assenza, permisero a degli amanti di prendere il loro posto. Alla nuova di quanto accadeva presso i loro focolari, la più parte abbandonò i propri stendardi per ritornare alle loro abita-zioni. Boleslao costretto perciò a ricondurre in Polonia il suo esercito se ne vendicò col far trucidare i disertori, obbligando le loro mogli ad esporre i frutti de’ loro adulterii ed allattar pubblicamente invece di essi, dei piccoli cagnolini. Nello stesso tempo questo principe vedendo le guerre intestine degli Alemanni, di cui la Polonia era stata sin allora tributaria, ne scosse il giogo Panno 1077, prese il titolo di re e si cinse egli stesso in testa la corona, giusta Bertoldo di Costanza e Lambert d’Ascbaffem-burgo. I diportamenti di Boleslao il resero vie più sempre odioso a’suoi sudditi, di cui era lo scandalo pe’ suoi costumi e pel flagello della sua tirannia. Stanislao Szeza-panowsiki vescovo di Cracovia, tutta impiegò la via delle rimostranze per ricondurlo al suo dovere e vedendolo incorreggibile si portò a scomunicarlo. Boleslao irritato di questo vigor del prelato, lo uccise con un colpo di scimitarra sull’altare il 7 maggio 1079. Avvertito di quest’omicidio papa Gregorio VII, lanciò contra lui nuovi anatemi l’anno dopo, pose all’interdetto il suo regno, sciolse i sudditi dal giuramento di fedeltà e soppresse in Polonia il