DEGL’ IMPERATORI D’OCCIDENTE lenclo levare il male dalla sua radice, intrapresero di togliergli e la collazione dei benefizii e l’investitura dei beneficiati. Berta sua prima moglie morta essendo nel 1087, egli aveva sposata in seconde nozze Panno 1089 Prassede o Adelaide figlia di Usevolod principe russo vedova di Enrico il Lungo margravio di Stade cui fece rinchiudere l’anno ioc)3, come si disse, e che fuggita di prigione Panno 1097 ritornò in Russia ove morì in un monastero nel 1109. Dalla prima ebbe i due figli qui sopra nominati, e due figlie, Agnese moglie, i.° di Federico duca di Svevia, 2.0 di Leopoldo III detto il Pio margravio d’Austria, ed Adelaide moglie di Boleslao Ilf re di Polonia. Sino dall’anno 1059 Enrico prese il titolo di re dei Romani benché 11011 ne fosse stato creato patrizio di Bonia nè avesse ricevuta la corona patriziale se non nel 1061. Egli s’intitola ne’suoi diplomi ora Enrico III, ora Enrico IV, re dei Romani. Seguiva il sistema di suo padre che era, come si disse, di contare diversamente gli anni della sua ordinazione da quelli del suo regno e del suo impero. La prima di tali epoche è del 17 luglio io54, la seconda del 5 ottobre io56, la terza del 3i marzo 1084. Veggonsi per altro alcuni atti in cui si contano gli anni del suo impero sin dall’epoca della sua ordinazione (V. Meni, sur l’origine ile la Maison (F /iutriche par M. le baron de Zurlauben p. 8). Talvolta non conta ne’suoi diplomi che ad anni compiuti e sopprime Panno corrente. ENRICO V. L’anno 1106 ENRICO detto anche CARLO-ENRICO, figlio di Enrico IV e di Berta, nato 1’ 11 agosto ic>8^associato da suo padre verso la fine dell’anno 1098 alla dignità regia, ed incoronato in qualità di collega il 6 gennaio susseguente, dichiarato re di Germania al Natale 1102, incoronato il 6 gennaio 1106 dopo aver detronizzalo suo padre, gli succedette il 7 agosto dell’anno stesso. La specie di anarchia in cui erasi ritrovato l’impero negli ultimi anni di Enrico IV, aveva dato luogo ai signori dei gran feudi di rassodarsi nel diritto di sovranità. Enrico V al suo av-