DEGL’IMPERATORI D’OCCIDENTE (a5 RICCARDO d’Inghilterra. L’anno 1257 RICCARDO, secondo figlio di Giovanni re Inghilterra e d’isabella d’An-gouleme, conte di Cornouail-le, nato il 5 gennaio iaoc), fu eletto solennemente in re dei Romani il 13 gennaio i25y a Francfort dall’ arcivescovo di Colonia, votando a nome pròprio e per quello dell’arcivescovo di Magonza, detenuto prigioniero a Brunswick, e loro aderenti. Il primo lo incoronò il dì dell’Ascensione' del-l’anno stesso in un a Sancia sua moglie ad Aix-la-Chapcl-le. Egli aveva portate somme immense con cui rimunerò i suoi partigiani e ne acquistò di nuovi. Dopo averle consumate, ritornò in Inghilterra ALFONSO di Castiglia. L’anno iz5y ALFONSO re di Castiglia, decimo di nome, nipote dal canto di Beatrice sua madre dell’ imperatore Filippo, fu eletto re dei Romani nella città di Francfort dall’elettore di Treviri, dal re di Boemia, dal duca di Sassonia, dal margravio di Brandebur-go e dal duca di Baviera ad un tempo conte palatino del Reno. Ma la guerra che aveva coi Mori non gli permise uscir dalla Spagna per recarsi a prender possesso dì questa corona. Così asseriscono gli scrittori spagnuoli per ¡scusarlo di non essere mai comparso in Alemagna. Non tralasciò di scrivere a Riccardo dopo !a sua elezione per intimargli di cui versavano i preliminari dell’elezione del nuovo re dei Romani in assenza dell’elettor di Magonza, si avvisò di concerto co’ suoi colleglli di vendere a uno straniero quella stessa corona che verun principe alemanno non era in istato nè in disposizione di accettare. A questo effetto essendosi rivolto a Riccardo conte di Cornouaille, fratello di Enrico III re d’Inghilterra e cognato di Federico II, trattò secolui intorno il prezzo dei voti che dovevano inalzarlo sul trono dei Cesari. Ma siccome egli non li tassò tutti egualmente, così gli elettori che avevano a lagnarsi di tale ineguaglianza, si separarono da Riccardo e offersero i loro voti ad altro principe.