CRONOLOGIA STORICA sulle sponde della Vistola un esercito di centomila gentiluomini della bassa nobiltà, mentre le truppe della corona confederavausi dal canto loro sotto la condotta del generale Sobieski. Michele ad istigazione di Czarneski suo generale ardì porre a prezzo la testa di Sobieski e quella del primate, senza riflettere che oltre la formidabile armata dei Turchi che avticinavasi, centomila Tartari cominciavano di già a devastar la Polonia. Al giunger dei Turchi Michele si rinchiuse in Lublino e la sua armata perduta di coraggio per la sua fuga si disperse; ed era già deciso per la Polonia se Sobieski non avesse tenuto fronte al nemico. Postosi egli ad inseguire i Tartari, li disfece in venti combattimenti, e riportò contr’essi piena vittoria che valse la libertà a trentamila polacchi eh’essi traevano prigionieri. In tali circostanze si arrese Kaminieck. Maometto distaccò poscia dalla sua armata un corpo di quarantamila uomini sotto la condotta del pascià di Aleppo per assediare Leopol capitale delia Russia Rossa che oppose debole resistenza. Michele sentendo nel suo ritiro che Sobieski vincitore dei Tartari si avanzava per combattere i Turchi, si affrettò di conchiudere colla mediazione del kan dei Tartan la pace con Maometto per non dovere la salvezza della patria al suo personale nemico. Col trattato sottoscritto il 18 ottobre a Bòndchaz, lasciò egli ai Turchi la Podolia e l’Ukrania, e si obbligò ad un annuo tributo verso la Porta di ventimila risdalleri. L’anno 16yi la dieta di Varsavia trascinata dall’eloquenza guerriera di Sobieski dichiarò nullo il trattato di lìondchaz. Allora ricominciò la guerra coi Turchi. Sobieski si recò in cerca del nemico trincierato sotto la città di Choczim. Avendo tenute intelligenze coi principi di Moldavia e Valacchia sdegnati contra il seraschiere Chu-zain, della cui armata facevano parte, sforzò di notte i trincieramenti nemici pel sito che gli era stato accennato il più accessibile, tagliò a pezzi ventimila uomini, costrinse altrettanti a gettarsi nel Niester per salvarsi a nuoto, fece quattromila prigioni, che a sangue freddo furono poscia trucidati e fugò il rimanente che salvossi a Kaminieck. Questa vittoria che susseguì alla presa di Choczim, fu riportata il io novembre, il giorno stesso o la vigilia della morte del re Michele che pose con ciò fine alle pratiche che si or-