244 CRONOLOGIA STORICA to IV a condizioni tali quali quest’ ultimo non aveva luogo a sperare. Il conte Nicola de Serin disapprovò altamente quella tregua, e compose uno scritto per dimostrare che l’Ungheria era in istato di difendersi da se medesima ; ma egli morì il 23 novembre dell’anno stesso (d’Avrigni). Quella tregua viene dallo storico di Tckeli posta a dieci e da PfefFel a otto giorni soltanto dopo la battaglia di San Gottardo. Il 5 aprile 1668 l’imperatore trovandosi in Ungheria corse rischio di esser# avvelenato in una festa preparatagli dal conte Nadasti. La contessa Nadasti che salvò la vita a quel monarca, perì della stessa morte per mano del suo sposo (Mem. del conte Betlem Niklos). Gli Ungheresi negano questo fatto ed altri consimili imputati a Nadasti. L’anno 1670 i Protestanti di Ungheria con Francesco Racoczi alla loro testa si mossero a sedizione che fu calmata l’anno stesso mercé la sommissione del suo capo. L’anno 1671 avendo l’imperatore scoperta una congiura tramata dai conti Nadasti, di cui si è parlato, da Pietro Szerini 0 Serin, Francesco Cristoforo Frangipani e Tattembach per desiar a sollevazione l’Ungheria, li fece arrestare e nominò una commissione per istituire il loro processo. I tre primi vennero condannati il 24 aprile a perder la testa sopra un patibolo. Nadasti fu giustiziato a Vienna il 3o del mese smesso, Serin e Frangipani lo furono a Neustadt. Tattembach non fu giudicato e posto a morte se non il i.° dicembre seguente. Dopo tali esecuzioni l’imperatore riguardando l’Ungheria di cui aveva in suo potere tutte le piazze forti, qual paese di conquista, abolì la carica di palatino sostituendovi quella di viceré, che conferì a Giovanni Gaspard d’Ampringen, granmastro dell’ordine Teutonico. Gli Ungheresi risolvettero di fare gli ultimi sforzi per riacquistare la lor libertà. Il conte Emetico Tekeli il cui padre era morto l’anno 1673 difendendo contra gl’ Imperia- li il suo castello di Kus, si recò in Transilvania presso il principe Francesco Racoczi, genero del fu conte de Serin, che avea armate tredici contee dell’alta Ungheria per procurare la liberazione e poscia per vendicar la morte di suo suocero. Parecchi signori si recarono a raggiungerlo, c ben presto ebbero un’armata capace di tener fronte agl’imperiali. Ma i loro successi si limitarono per lo spazio di al-