DEI RE DI SCOZIA a9 ordine di Enrico II e a sollecitazione dei Guisa, presero il titolo di re e di regina di Scozia, d’Inghilterra e d’Irlanda, e fecero scolpire le armi d’Inghilterra sul loro sigillo e nei lor vasellami. L’anno stesso la reggente istigata dal vescovo di Amiens, Nicola de Pellevé, poscia cardinale, e dal signore de la Brosse speditogli dal ministero di Francia con alcuni dottori di Sorbona, fece pubblicar nella Scozia un rigoroso editto contra la religione protestante che aveva colà fatti grandi progressi. Questa fu l’occasione com’ella aveva preveduto, di parecchie ribellioni che indussero quella principessa a far giungere di Francia truppe in suo aiuto. La regina d’Inghilterra non mancò dal canto suo di spedirne ai ribelli. Mentre gl’inglesi tenevano assediate in Leith le truppe francesi, mori la reggente il io giugno i56o nell’anno suo quarantesimoquinto al castello di Edimburgo. Il suo corpo fu trasferito in- Francia e sepolto alla badia di San Pietro di Reims. n Questa principessa, dice de Thou, » era nemica dei violenti consigli, essendo stata sempre di » avviso convenisse tener gli Scozzesi nell’obbedienza piut-» tosto con un governo dolce e moderato che colla severità » e le minaccie. Ella aveva anche scritto ai principi loreni » suoi fratelli che il solo mezzo di conservare l’antica reli-» gione era quello di lasciare al popolo un’ intera libertà » di coscienza. Era di genio elevato e sommamente amante » della giustizia ed aveva saputo col suo coraggio e la sua » prudenza contener lungamente in dovere que’ popoli feroci « e sino gli abitanti delle piccole isole della Scozia. Quelli 11 che giudicavano senza passione, le rendevano questa giu-r> stizia che se avesse da lei dipenduto di governarsi secondo 11 le sue vedute, ella non sarebbe mai stata in guerra cogli » Scozzesi, ma eh’essendo costretta di condursi col volere ii altrui (cioè di quello dei principi loreni suoi fratelli) nè ii avendo che un’autorità presa a prestito dalla corte di Fran- ii eia, da cui riceveva gli ordini, ne avveniva che non poteva ii sovente mantenere la sua parola, e nella sua condotta « mostrava smentirsi n. In Iscozia cessarono le ostilità iT 3o del mese di luglio susseguente col trattato di Edimburgo, le cui principali condizioni furono che i Francesi sgombrassero tosto dalla Scozia; che il re e la regina di Scozia rinunciassero al titolo ed all’armi di sovrani d’Inghilterra;