458 CRONOLOGIA STORICA mente con una flotta in Selanda, sorprese Ilarald in un bosco con poco seguito e lo uccise d’un colpo di freccia l’anno 985 in età di novantanni. Gizite sua sposa, da Elmoldo chiamata Gunilde, figlia di Biornon re di Svezia, gli diè due figli, Ilaquin morto prima di lui e Svenone con due figlie, Gunilde maritata con un signore inglese che perì nella strage dei Danesi operata dagl’ Inglesi nel 1002, e Thyra moglie di Olao re di Norvegia. SVENONE I detto TIUGESKEG o dalla BARBA BIFORCUTA. L’anno g85 SVINONE figlio di Ilarald, gli succedette per elezione (1). Nel 994 dopo vari sbarchi eseguiti in Inghilterra dai pirati danesi al principiar del suo regno, condusse egli stesso una flotta in quell’isola accompagnato da Olao re di Norvegia. Ma essendosi Etelredo re di Inghilterra adattato a pagar loro un tributo, ritornarono i due re ne’propri stati. L’anno 1000 istigato da sua moglie Svenone dichiarò guerra ad Olao ed alleatosi con Erico re di Svezia fece secolui uno sbarco in Norvegia, Olao sconfitto da questi due principi si gettò, a quanto vien detto, (1) Nell’ ultima edizione di quest’opera si è seguito Mallet in ciò che si è dello dell’allaccamenlo che aveva quel principe verso il paganesimo-, ma è duopo confessare che ciò non è in accordo col racconto di Svenone figlio di* Aggone nella sua opera intitolala: Compendiosa Regum Dan. ìiistoriu a Skiohlo ad Canutum VI e pubblicata inter scriptores rerum Daniearum di Langebeck T. I p. 52 ove è detto: Quo (Haraldo) ex.ulante, filius ejus in regno surrogatur Sueno cognomine Tiugesleg, qui S anela e Trinitalis fidem guani profugus pater abjeeerat, verna Dei eultor amplexus est, sacrique haplismutis unda verbi divini semina per universam regionem propagari jussit. L’autore dell ? Encomium Emmae pubblicalo nella slessa raccolta dice a pag. 474 die Svenone fu felice seeundum Deum et saeeulum. Aggiungasi a questa autorità quella di Sassone il Gramatico alla p. 19I ove dice: Sueno senilis animae laboribus Jessus divinis rebus injahgabilem ultimi temporis cura-m tribuit. La testimonianza di cotesti Ire storici grave egualmente di quella degli antichi, basta a mostrare che Svenone non abolì ne’suoi stali il cristianesimo.