CKOì\OLOGIA STORICA sciuto dapprima sotto il nome di Jugri da cui per corruzione quello di Hugri, Ungri od Ungheri. Egli asserisce che la prima loro dimora fu nei paesi situati intorno la città di Turfan all’occidente della China, donde dopo lungo errare si recarono a stabilirsi in Baskirie. Scacciati poscia di là dai Petschenegi o Patzinaci dopo lungo intervallo di tempo si rifuggirono sulle terre dei Romani, e fissarono il loro soggiorno in Pannonia. Del resto questa nazione era del tutto diversa da quella degli Unni ne’ costumi, forma, foggia di vestire e nella lingua. Il loro idioma, giusta lo stesso scrittore, componevasi in gran parte del tartaro e dello scita e spezialmente del dialetto dei Tartari Voguli. Capo del conquisto da essi fatto in Pannonia fu Almo od Alinone dagli Orientali chiamato Salmuts che pretendeva discendere da Attila. Egli ebbe un figlio per nome Harpad eh’esseudo a lui succeduto, trasmise i suoi stati l’anno 907 a suo figlio Zulta 0 Zoltan. Le armate di costui si sparsero per l’Europa e devastarono PAleinagna, l’Italia e la Francia orientale. Zulta cedette i suoi stati al figlio Toxun il cui governo fu tutto opposto a. quello di suo padre. La pace da questo principe stabilita ne’propri stati ne aprì l’ingresso agli stranieri, e fu coll’opera di questi che Geisa di lui figlio e successore conobbe ed abbracciò la religione cristiana. Quest’ultimo ebbe da Sarolth sua sposa chiamata Jecha da Alberico l’anno 969, 0 secondo altri Panno 979, un figlio chiamato Stefano donde comincia la Cronologia dei re di Ungheria non che tre figlie N. maritata con Ottone Or-seolo doge di Venezia; Sama moglie di Aba e Sarolth maritata nel 984 con Boleslao duca di Polonia che la ripudiò (Palma, notitia rerurn Hangar. T. I p. iS). STEFANO I. L’anno 997 STEFANO, figlio del duca Geisa, battezzato con essolui il dì di San Stetano dell’anno prima da Sant’Adalberto vescovo di Praga, giusta l’autore della sua Vita, 0 da San Brunone apostolo della Prussia, secondo Ademare de Chabarinais, fu riconosciuto a waivoda ossia dura di Ungheria dopo la morte di suo padre. Erede delle