DEI DUCHI DI SLESIA 33c) GIOVANNI II. L’anno i/pg GIOVANNI duca di Sagan primogenito di Giovanni I fu principe crudele ed odiato in tutta Slesia. Tolse a Baldassarre suo fratello tutto quanto poteva appartenergli nella città di Sagan -, ma questi assistito dalle truppe di Breslavia attaccò il fratello, fu vinto in una battaglia data l’anno i4^7 e costretto a chiedere aiuto a suo zio Enrico XIV duca di Glogaw che gli fece restituire Sagan e ristabilì la pace. Essa però fu di breve durata. Giovanni II calcolando sulle promesse di Mattia re di Ungheria, assediò l’anno 1472 la città di Sagan in un al castello ove stanziava Baldassarre. Prese 1’una e l’altro il 16 maggio, e a malgrado la promessa fatta da lui al fratello, lo trasse incatenato a Priebus e lo fece rinchiudere nella prigione di una torre ove morì il i5 luglio dell’anno stesso. Nel dicembre 1472 Giovanni II vendette il suo ducato di Sagan ad Ernesto ed Alberto duchi di Sassonia pel prezzo di cinquantamila ducati d’oro cui si appropriò per la più parte, non avendone data che piccolissima porzione al fratello e alle sorelle. Enrico XV duca di Glogaw essendo morto nel 1476, Barbe di Brandeburgo sua vedova volea mantenersi nel ducato perchè stato legatole col testamento del suo sposo; ma il duca Giovanni col parere del re Mattia, la scacciò da Glogaw obbligandola a restarsene in Crossen, di cui devastò i sobborghi, nè più potè fare per essere stato costretto dalla guarnigione di Brandeburgo a ritirarsi. Ma il mese di ottobre dell’ anno dopo essendo entrato con un esercito nella Marca, giunse sino a Francfort sull’ Oder, sconfìsse l’armata del margravio, c ricavò da quella città forte bottino, come fece del ducato di Glogaw che immiserì a furia d’imposizioni. Avendo il re Mattia ultimata la guerra d’Austria, chiese a Giovanni il ducato di Glogaw per darlo a Giovanni Corvino figlio suo naturale ; al che essendosi opposto il duca di Sagan, Mattia assediò Glogaw che dopo aver sostenuto un assedio di sei mesi fu presa ed arsa in gran parte. Giovanni visse dappoi in esilio, e i suoi generi, ducili di Munsterberg, non