DEGL’ IMPERATORI D’ OCCIDENTE 9^ di concilio per ratificare le loro convenzioni. Ma da una parte reclamarono i vescovi per le regalie che volevansi tor loro, e dall’altra il papa sollecitò il monarca ad eseguire la sua promessa come .s1 essa non fosse stata legala a nessuna condizione. In questo mezzo si sollevò nella città un tumulto che turbò e sciolse l’assemblea. 1 Romani fecero man bassa sugli Alemanni eh’ erano stilli i primi ad attaccarli. Enrico dopo essersi perigliato della vita, si ritirò precipitoso traendo seco il papa cui fece spogliare de’suoi arredi, legare con funi e trascinar dietro a lui con molti romani prigionieri. L’ 8 aprile susseguente egli lasciò in libertà il papa dopo avere ottenuta una Bolla che gli accordava le investiture. Egli ritornò a Roma ove Pasquale lo incoronò imperatore il i3 del mese stesso. L’amp dopo rivocato dal papa nel concilio di Laterano il privilegio che gli era stato estorto da Enrico, ricominciarono a ridestarsi le turbolenze tra il sacerdozio e 1’ impero. Gran numero di prelati e di signori alemanni, coll’arcivescovo di Magonza e quello di Colonia alla loro testa, malcontenti dell7 alterigia e della durezza dell’imperatore, formarono contra lui una lega e minacciarono di fargli subire la sorte di suo padre. 11 Cardinal Thierri legato di Santa Sede che allora trovavasi a Colonia, suscitava gli spiriti. Pel corso di tre anni in cui durò questa guerra, Enrico non cessò di devastare le terre dei confederati che gli resero la pariglia con usura. L’anno iii5 la morte della contessa Matilde avvenuta il 2/f luglio die’ occasione ad una nuova querela tra il papa e P imperatore. Questo monarca non avuto ve-run riguardo alla donazione fatta dalla contessa di tutti i suoi beni alla Santa Sede, pretese succedere a lei come capo dell’ impero in tutti i suoi feudi e come più prossimo erede in tutti i suoi allodii. Egli passò in Italia Panno 1116 per effettuare le sue pretensioni. Mentre era intento a soggiogare quelle città che ricusavano obbedirgli, deputò al papa l’ab. di Cluni per fargli proposizioni di pace. Non essendo state accolte da Pasquale, egli incam-minossi'verso Roma per impadronirsi un’altra volta di sua persona. Al suo avvicinarsi il papa fuggì a Monte Cassino. Enrico padrone di Roma voleva farsi incoronare una seconda volta allegando che il suo primo incoronamento non