DEGL/ IMPERATORI D’OCCIDENTE 49 d’argento e cedette a titolo di ducato la Frisia orientale a Goffreddo, il quale dal suo canto si obbligò difendere contra i suoi concittadini le bocche del Reno, della Meuse e dell’ Escaut. Goffreddo fattosi battezzare sposò Giselle figlia di Lotario re di Lorena, e di Valdrade. Di pericoloso nemico che gli era, divenne suo fedele alleato ; ma se gli tramarono insidie. L’anno 885 venne da Carlo fatto assassinare nell’isola di Betau, ove era stata da lui accennata una conferenza per rispondere alla domanda fattagli di alcuni vigneti presso P imboccatura della Mosella e del Reno. In quel mezzo con un consimile tradimento Carlo fece cavar gli occhi in Gondreville ad Ugo figlio di Lotario e di Valdrade che chiedeva il regno di Lorena. Dopo ciò Ugo fu tratto all’abazia di Pruni nelle Ardenne. » lo, dice lo » storico Reginone, fui quel desso che gli rasi i capelli » essendo allora abate di quel monastero, dove india poco n ei mori » . Carlo chiamato alla corona di Francia nel dicembre 884 dopo la morte del re Carlomano, riunì con essa nelle sue mani tutta la successione di Carlofhagno. Ma il peso soverchiava le sue forze e rimase oppresso sotto il fardello delia sua stessa dominazione. L’anno 887 in un lora ei lasciò l’Italia a Carlo altro suo fratello, e die’ la Carintia a suo nipote Arnoul, bastardo di Carlomano. Nella quaresima dell’anno stesso egli riportò compiuta vittoria contra i Normanni presso Tliiu 0 Tinnin nella foresta Carboniera, ma poco dopo fu sconfitto anch’egli da quegli stessi barbari ad EbsdorfF nel territorio di Luneburgo. Terribile fu la mischia. Brunone di lui cognato, due vescovi, dodici conti e diciotto ufficiali del palazzo perirono in essa. Luigi dal dolore che gli produsse questa perdita morì il sso gennaio 882 e fu sepolto all’ abazia di Lorsch o Lau-resham nella diocesi di Magonza. I suoi encomiasti lo rappresentano sotto i colori più amabili, dipingendolo siccome principe che in se riuniva le qualità più belle senza quasi verun misto di vizii nè di debolezze. Conservasi di lui un’affettuosissima lettera a Luigi il Balbo re di Francia ove lo qualifica suo carissimo fratello ed intimo amico, accagio-T. VII. 4